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Codice della strada, al posto di blocco ti rovinano per questo ‘vizio’ | Il nuovo obbligo parla chiaro

Agente a un posto di controllo – giornalemotori.it

I comportamenti più pericolosi al volante fanno parte della nostra quotidianità e finiscono per passare quasi inosservati, occhio a questo però

Ormai è un’abitudine imbattersi per strada in situazioni ad alto rischio provocate da automobilisti indisciplinati che sono soliti violare sistematicamente le norme del Codice della Strada. Sorpassi a destra, auto che non rispettano la distanza di sicurezza, precedenze non date.

Per completare questo elenco forse non basterebbe nemmeno un papiro, eppure le infrazioni sono così diffuse che tanto ci abbiamo fatto l’abitudine e passano quasi inosservate per chi è abituato a guidare in grandi aree metropolitane. Sembra che, più è diffusa la pratica di infrangere le regole al volante, più tutti si sentono in diritto di farlo.

Si tratta di una componente in buona parte culturale. In altri paesi europei infatti può andare meglio che in Italia, ma anche peggio. Tutto dipende da un paio di fattori: da quanto sia diffusa la cultura del rispetto della normativa e da quale interesse spinge chi si mette al volante nella considerazione dei diritti degli altri. Il mix di questi due pilastri della convivenza civile determina il livello di pericolosità sulle nostre strade.

Le infrazioni nella top five

Le frequenti violazioni del Codice della Strada portano sempre più spesso le forze dell’ordine a installare dispositivi di controllo della velocità, a programmare posti di blocco in punti caldi per la circolazione e a inasprire i controlli col pugno di ferro per dissuadere i più recidivi dal mantenere comportamenti pericolosi alla guida e sollecitare una condotta più consona alle condizioni di traffico intenso.

Durante i controlli di polizia sono tante le cose che possono andare male. Per questo la maggior parte degli automobilisti è terrorizzata dell’alt di un agente con la paletta rossa. Infrazioni del limite di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze, documenti non in regola, sono le tipiche situazioni che prevedono sanzioni salate e provvedimenti che si configurano anche come reati penali per il trasgressore.

L’utilizzo dello smartphone per leggere i messaggi è vietato – giornalemotori.it

Smettila di guardare il telefono!

Ma c’è una violazione che più delle altre è finita nel mirino delle forze dell’ordine per la sua pericolosità, a fronte della sua grande diffusione: l’uso dello smartphone durante la guida. Se non puoi resistere alla tentazione di leggere l’ultimo messaggio di Whatsapp mentre stai guidando, ti conviene perdere al più presto questo brutto vizio. Oltre ad essere un comportamento vietato dal Codice della Strada, può seriamente mettere a rischio la vita, e non solo la tua. 

Un messaggio può distrarti per ben 10 secondi, il tempo necessario per percorrere oltre 100 metri a 50 chilometri orari. Pensa che se l’auto accelera fino ad 80 km/h, in un secondo percorrerà 20 metri, lo spazio necessario perché tutto possa succedere in un arco di tempo che nemmeno ti consente di frenare. Secondo una ricerca di ZenDrive il 20% degli incidenti è causato da questa cattiva abitudine. Ricorda che è consentito l’utilizzo dello smartphone solo per parlare attraverso il vivavoce o l’auricolare. Se ti dovessero pizzicare al volante leggendo un messaggio, o comunque impegnando una delle due mani per sorreggere il dispositivo, rischi la sospensione della patente da uno a tre mesi e una sanzione da 166 e i 660 euro, come stabilito dall’articolo 173, comma 3 del Codice della Strada.