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ULTIM’ORA – Salvini approva la ‘tassa sulla targa’: 180 euro entro Marzo, la Motorizzazione controlla i bonifici e scatta il pignoramento

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Ufficiale: è stato comunicato in queste ore l’arrivo, ufficiale, di una nuova tassa per chi guida. Una nuova mazzata: la tassa sulla targa. E’ fatta. Dovrai pagare 180 euro entro Marzo. Altri soldi che volano via: e non puoi evitarlo. Spesa obbligatoria: o non guidi.

La Motorizzazione invia il comunicato, e quando lo ricevi scatta il protocollo ufficiale, e obbligatorio. E i tempi per pagare, per di più sono strettissimi.

E’ ufficiale: arriva dunque la nuova ‘tassa sulla targa’: se guidi, sei costretto a pagare, soprattutto per una questione di sicurezza, legalità, e per non rischiare peggio.

Su indicazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, dunque, in particolar modo del ministro Matteo Salvini, la nuova legge fa scalpore.

E tuttavia è, appunto, legge: non ci si può rifiutare: a meno che non si vogliano rischiare provvedimenti pesantissimi. Scatta, infatti, il pignoramento immediato.

Tassa sulla targa: dammi 180 euro subito o non guidi più

Dammi 180 euro subito, ora, o non guidi più: a meno che non vuoi darmene molti, molti di più dopo, tra la marea di euro di cui verrai sommerso qualora osassi rifiutare l’obbligo. Stiamo parlando di uno dei vincoli più rilevanti del momento secondo quanto stabilito dal Ministero e dalla Motorizzazione. La ‘tassa sulla targa’, pari a 180 euro è un obbligo perentorio.

E non scappi: la Motorizzazione controlla i bonifici e scatta il pignoramento laddove non hai pagato. Ma per quale motivo si deve pagare? Il problema è la riconoscibilità e l’identità della targa. Se non è idonea, devi provvedere a reimmatricolarla daccapo, pagando appunto una tassa di 180 euro. E se ti arriva la lettera, dunque, sai di non avere più chance.

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Paga ora o ne pagherai le conseguenze subito dopo

L’immatricolazione della targa auto è un passaggio fondamentale per chi acquista un veicolo nuovo o ne importa uno dall’estero. Si tratta del processo con cui il veicolo viene registrato presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e la Motorizzazione Civile, ottenendo così una targa e un libretto di circolazione.

Devi immatricolare dopo l’acquisto di un’auto nuova e dopo l’importazione di un’auto dall’estero: sia per i veicoli nuovi che usati acquistati fuori dall’Italia, è obbligatoria l’immatricolazione nel nostro Paese. Se un’auto è stata cancellata dal PRA e vuoi rimetterla su strada, è necessario immatricolarla nuovamente. E infine, poi, se la targa non è più visibile.

Il costo dell’immatricolazione varia in base al tipo di veicolo e alla regione, ma in generale include l’imposta di bollo, circa 32 euro (o 48 euro se la pratica è gestita dal PRA), i diritti di motorizzazione pari a 10,20 euro, la tassa di iscrizione al PRA di 27 euro e il costo della targa, tra 40 e 50 euro per le auto, circa 25 euro per i motocicli.