Multe auto, allarme aumenti: occhio alla data, cifra raddoppiata se non stai attento I Preoccupazione automobilisti, è boom
Quando si prende una multa stradale, spesso la sanzione è piuttosto alta. Una recente modifica potrebbe alzare ulteriormente il costo.
Le multe stradali sono sanzioni amministrative che vengono comminate ai conducenti di veicoli che violano il Codice della Strada. Le multe possono essere di diverso tipo, a seconda della gravità dell’infrazione, e comportano il pagamento di una somma di denaro e, in alcuni casi, la decurtazione di punti dalla patente o il ritiro della stessa.
Per evitare di ricevere multe stradali, è fondamentale rispettare le norme del Codice della Strada, che riguardano sia la condotta del conducente che le caratteristiche del veicolo. Se, nonostante le precauzioni adottate, si riceve una multa stradale, è possibile difendersi in diversi modi, a seconda del caso.
Tuttavia, un recente pronunciamento della Corte di Cassazione sottolinea che il ritardo nel pagamento delle multe stradali comporta costi significativi. La Corte ha confermato la legittimità dell’applicazione di una maggiorazione del 10% per ogni semestre di ritardo nel pagamento delle multe per violazione del Codice della Strada. Questa sanzione aggiuntiva diventa esigibile dal momento in cui la multa principale diventa dovuta.
Cosa dice la legge?
L’ordinanza n. 17901/2018 della Corte di Cassazione ha specificato che la maggiorazione semestrale del 10%, prevista dall‘articolo 27 della legge n. 689/81, è legittima. Questo significa che l’iscrizione a ruolo può avvenire per un importo che comprende sia la sanzione principale che l’aumento derivante dalla sanzione aggiuntiva.
La Corte ha richiamato una massima dalle sue motivazioni, affermando che la maggiorazione del 10% per il ritardo nel pagamento delle multe ha natura di sanzione aggiuntiva. Questa sanzione aggiuntiva è legittima dal momento in cui diventa esigibile la sanzione principale. Le sentenze precedenti (nn. 1884/2016 e 21259/2016) hanno sostenuto questa interpretazione, considerando la maggiorazione come una penalità aggiuntiva, non risarcitoria. La Corte Costituzionale, con l’ordinanza n. 308 del 14 luglio 1999, ha confermato questa interpretazione, affermando che la maggiorazione per ritardo non ha scopo risarcitorio, ma funge da sanzione aggiuntiva.
Il C.d.S. segue le medesime normative
Per quanto riguarda il pagamento in ritardo delle multe stradali, l’articolo 206 del Codice della Strada stabilisce che la riscossione delle somme dovute a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria è regolata dall’articolo 27 della legge n. 689/81 se il pagamento non è effettuato nei termini. La Corte di Cassazione ritiene che il rinvio all’articolo 27 si applichi nella sua interezza, includendo sia le modalità di riscossione che gli importi da iscrivere a ruolo.
In conclusione, la Corte ribadisce che, per le violazioni del Codice della Strada, la maggiorazione del 10% per il ritardo nel pagamento è legittima. L’iscrizione a ruolo e l’emissione della cartella esattoriale possono avvenire per un importo che include sia la sanzione principale che l’aumento derivante dalla sanzione aggiuntiva, oltre alle spese del procedimento.