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Bonus benzina, ecco finalmente l’incentivo per i lavoratori: per beneficiarne devi fare così

E’ stata estesa la validità del bonus benzina fino al 31 dicembre 2023. Ma come funziona il bonus benzina? Chi ne ha diritto, e come possiamo richiederlo al datore di lavoro? Ecco una breve guida alla misura del Governo che allevia gli effetti del caro benzina per i lavoratori del settore privato. 

Il bonus benzina, finalizzato alla riduzione degli effetti spiacevoli del caro carburanti, è una misura decisa inizialmente dal governo Mario Draghi, confermata e prorogata per tutto l’anno in corso anche dal nuovo esecutivo capitanato da Giorgia Meloni.

Con il decreto legge “Trasparenza Carburanti”, approvato lo scorso 10 gennaio, si prova a compensare il termine posto allo sconto sulle accise. Per farla breve, si tratta di dare una mano ai lavoratori dipendenti del privato, con un incentivo erogato direttamente dai datori di lavoro con un importo di 200 euro, da spendere esclusivamente per il carburante.

Il bonus benzina non è soggetto alla formazione del reddito: non vengono, perciò, pagate tasse, imposte e contributi.

Ma quali sono i requisiti per richiederlo, e come facciamo a richiedere il bonus benzina al nostro datore di lavoro? Scopriamolo insieme.

Bonus benzina: a chi spetta e come richiederlo al datore di lavoro

Non sono previsti requisiti necessari per beneficiare del bonus, e non è previsto nemmeno un tetto massimo al reddito. La decisione spetta soltanto al datore di lavoro, che dovrà decidere a chi erogare il bonus.

Sarà il datore di lavoro, quindi, a decidere chi beneficerà del bonus: se tutti i dipendenti, oppure soltanto i dipendenti che percorrono tanta strada per arrivare a lavoro. La norma non prevede limiti particolari alla funzione del dipendente. Il bonus potrà infatti essere erogato a tutte le persone con contratto: a tempo indeterminato, determinato, in smart-working, part-time, lavoratori a progetto, apprendisti o stagisti.

Il bonus, dunque, non rappresenta un obbligo da parte del datore di lavoro. Si tratta di un’agevolazione del tutto volontaria. Burocraticamente parlando il funzionamento è molto semplice: basterà che l’azienda scelga a chi erogare il bonus e seguire le modalità che sono state previste nel decreto legge. Le modalità per erogare il bonus sono due, ovvero come fringe benefit, oppure attraverso i buoni carburante.