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Motori a combustione, la nuova ricerca porta i risultati sperati: il software rivoluzionario proviene dagli States

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Una nuova tecnologia giunta direttamente dagli Stati Uniti. Un software può modificare il volto dei motori termici.

La tecnologia incrementa di giorno in giorno raggiungendo risultati strabilianti. È un nuovo software realizzato da un team di ricerca statunitense a cambiare le carte in tavola. Questa tecnologia dovrebbe essere in grado di progettare in autonomia la camera di combustione di un motore termico.

In realtà non si limita a svolgere questa funzione. Infatti il nuovo software è in grado di ottimizzare ogni tipo di sistema fluidodinamico. Arriva a giungere perfino ai microchip che effettuano analisi del sangue e ai cuori artificiali. Il software si trova un passo avanti a tutte le tecnologie viste fino ad ora perché permette di disegnare forme molto più complicate e migliora anche le prestazioni dei macchinari sul quale è utilizzato.

E uno di questi macchinari su cui può essere utilizzato è proprio il motore termico. Risulta così performante perché è in grado di ottimizzare il materiale utilizzato per la creazione in modo da eliminare dove non necessario ottenendo un prodotto finale leggero e resistente.

Se prendiamo un sistema fluidodinamico, questa tecnologia sarà in grado di dar qualsiasi forma ai pezzi del meccanismo. Proveniente direttamente dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) il software è in grado di modificare a proprio piacimento il comportamento di un fluido all’interno del sistema.

Perché questa tecnologia è così importante per i motori a combustione?

Questa tecnologia, come già il passato ci ha preannunciato e come il futuro anela, diminuisce il lavoro manuale del progettista lasciando gran parte della mansione al software stesso, effettuando in pratica delle auto correzioni in un processo che è autonomo in tutto e per tutto.

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Il fatto interessante è che questa stessa tecnologia creata dal MIT può essere utilizzata nei motori a combustione. Sono state effettuate tantissime prove di costruzioni di parti di un sistema e la tecnologia è in grado di vagliare fra tantissime possibilità, al fine di trovare e riprodurre la migliore. Proprio fra queste prove si è giunti a realizzare in maniera autonoma un diffusore di un motore turbo-jet.

Il metodo utilizzato è stato diverso dal convenzionale. La sezione è stata suddivisa in sedici sotto-elementi in questo modo è stato più semplice realizzarlo annullando la possibilità di incappare in alcuni problemi. Questo è il primo passo per ottenere tecnologie sempre più avanzate che in un futuro non poi così lontano si muoveranno in totale autonomia: possiamo solamente aspettare e vedere che cosa accadrà.