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Lamborghini, cambia tutto: ecco l’omaggio all’aspirato | Il super motore va in pensione

La Lamborghini cambia tutto: ecco l’omaggio all’aspirato

Con l’Aventador Ultimae, la Lamborghini cambia tutto: ecco l’omaggio all’aspirato ed il super motore va in pensione, chiudendo definitivamente la produzione dei V12 aspirati.

Il prossimo modello, che sarà lanciato l’anno prossimo e di cui ancora non si conosce il nome, sarà il primo V12 con tecnologia ibrida, inaugurando anche per la Lamborghini, l’era dell’elettrificazione ibrida. Questo significherà allontanarsi dalla tradizione oramai decennale ed aprirsi a questa nuova era di motori.

Sin dalla nascita, tutti i motori prodotti e montati sulle proprie autovetture, hanno sempre avuto il frazionamento V12 (motore a V con 12 cilindri). Uno dei padri progettisti fu Giotto Bizzarrini che progettò la prima versione, da 3,5 litri montata sul modello 350 GT. Negli anni questo motore subirà una forte evoluzione e sarà installato sulle magnifiche Miura e Countach.

Con il modello successivo inizierà l’era delle Diablo, sempre con i classici motori V12 ed inaugurando anche l’avvento della trazione integrale, aprendo di fatto il periodo delle sportive progettate in chiave moderna.

La Lamborghini Diablo ed il suo V12 di 5,7 litri

La nascita delle Diablo inizia a metà degli anni ’80, con i primi progetti denominati 132, e dopo un periodo di sviluppo e messa a punto, alla quale collaborerà anche il grande rallista Sandro Munari, sarà messa in vendita dal 1990. La prima versione montava un motore V12 da 5,7 litri con 492 cavalli di potenza e trazione posteriore.

Nel 1993 viene introdotta la variante VT (sigla che identificherà le trazioni integrali), primo modello con trazione integrale a giunto viscoso centrale. Questa versione prodotta in 150 esemplari sviluppava 530 CV, che con il kit Jota potevano salire a 604. Nel 1995 esce la nuova versione della Diablo, denominata SV, con V12 da 517 CV, affiancata anche dal modello VT Roadster con tettuccio apribile. Un ulteriore restyling della Diablo avviene nel 1999, con un motore sviluppato e portato a 536 CV.

La Lamborghini cambia tutto e saluta la Diablo

Nel 1998 la Diablo viene ulteriormente sviluppata con il modello GT, ed il suo V12 viene portato a 6,0 litri di cilindrata, capace di erogare 575 CV, e ritornando alla sola trazione posteriore.

Il modello GT fu prodotto in soli 80 esemplari e dette anche inizio all’utilizzo della fibra di carbonio per molti componenti della vettura , inoltre venne anche prodotto nella versione VT 6.0 con trazione integrale e 557 CV di potenza. L’ultimo modello della Diablo è del 2001, con la produzione di una serie limitata chiamata VT 6.0 SE, prodotta in 42 esemplari.

Con questa versione, la Lamborghini chiude l’era delle Diablo, durata dal 1990 al 2001, con un totale di 2.903 esemplari complessivamente prodotti, tutti affascinanti ed iconici.

Il futuro dopo la Diablo

Dopo la Diablo venne deciso di aumentare la cilindrata dei motori, portandola a 6,5 litri con il sempre fedele V12. Questo motore è stato installato sulla Murciélago e sulla Aventador arrivando quindi fino ai nostri giorni.

La Lamborghini cambia tutto ecco l’omaggio all’aspirato

Nel prossimo 2023, l’Aventador sarà superata da un nuovo modello V12 ibrido, ma al momento non sono stati forniti dalla casa ulteriori dettagli e rimaniamo in attesa di futuri annunci dalla casa Emiliana.