Europa, scatta lo stop più grande di sempre: senza questo dispositivo non circoli più | Milioni di auto ferme in garage, sono ILLEGALI

Scatta un nuovo divieto, questa volta a dir poco epocale. Senza questo dispositivo, scordati di guidare la tua auto per sempre.
Gli automobilisti europei sono ormai abituati ai divieti imposti dall’Unione Europea. Anche se ogni volta, ovviamente, non mancano polemiche e controversie per via di alcune decisioni che mettono in ginocchio i cittadini.
Proprio come quella di cui parliamo oggi, che ormai è imminente. Da tempo l’Unione Europea si è posta l’ambizioso obiettivo di bandire, giorno dopo giorno, le auto più inquinanti che circolano all’interno del continente.
Si tratta di una questione oggi più fondamentale che mai. I livelli di inquinamento nel continente sono da parecchio tempo oltre i livelli di allerta. Soprattutto in un paese come il nostro, che ha il parco auto più vecchio di tutta Europa. Motivo per cui oggi sta per entrare in vigore un divieto tra i più grandi di sempre.
L’Unione Europea, infatti, si prepara ad una stretta significativa sui veicoli a diesel più vecchi. In particolare, al centro delle decisioni comunitarie vi sono quelli privi di filtro antiparticolato (noto anche con la sigla FAP).
Auto a diesel sotto attacco: le decisioni europee fanno discutere
Secondo le nuove normative (che al momento sono solo in fase di discussione a Bruxelles), presto milioni di auto potrebbero essere rottamate o esclude dalla circolazione nei prossimi anni. L’obiettivo ufficiale dell’Europa è ridurre l’inquinamento atmosferico, ma sembra che non si siano considerate le ricadute verso i cittadini, soprattutto verso quelli più in difficoltà dal punto di vista economico.
Il vero nodo della questione, per l’Europa, riguarda i motori diesel di Filtro Antiparticolato. Esse emettono una notevole quantità di particolato sottile, che è nocivo per la salute e per l’ambiente. Spesso esso viene tolto per risparmiare sui costi di manutenzione (la sua sostituzione può arrivare a costare fino a 3.000 euro) e le attuali revisioni non sono in grado di accertare l’effettiva presenza di questo dispositivo.

La novità europea fa discutere
Se la normativa europea dovesse ottenere l’approvazione, presto milioni di auto potrebbero essere bloccate o costrette alla rottamazione. Questo a prescindere dalle condizioni generali del mezzo. Si tratta di una misura che di fatto penalizza chi non può permettersi l’acquisto di un’auto nuova, colpendo chi dipende da vecchi veicoli a diesel per i propri spostamenti quotidiani.
In Spagna e in Polonia sono già in vigore controlli annuali per i veicoli più datati. Anche in Germania sono previste procedure rigide per questi mezzi. L’Unione Europea ha però intenzione di uniformare le regole. E la polemica per questa decisione è soltanto ai suoi inizi.