“Vietato il telefono in auto”: ufficiale, non basta nemmeno ‘non toccarlo’ I Dal 03/03 se lo trovano a bordo scatta la MEGA-MULTA

“Vietato il telefono in auto”: da oggi è ufficiale, per legge non devi proprio più averlo a bordo, lì accanto a te. Non basta più nemmeno il ‘non toccarlo’. Da oggi scatta la mega multa se ti trovano con un dispositivo a ‘portata di mano’.
Vietato averlo con te: anche se non lo usi, anche se non lo sfiori nemmeno. Però c’è, e questo basta per multarti. Ovviamente, in modo pesante.
Quella di cui parliamo è una mega multa che scatta ogni qual volta un vigili o un altro agente preposto al controllo in strada dovesse beccarti.
Non è più sufficiente che tu non lo stia usando per chiamate, o altro, distraendoti alla guida. Non può più neppure stare a portata della tua mano.
E se pensi che la ragione sia dovuta ‘solo’ alle potenziali distrazioni, o al fatto di ‘cadere in tentazione’ di toccarlo, essendo lì vicino, non è tutto, non è appena per questo.
Codice della Strada implacabile, togli il telefono per sempre
La ragione per cui non si può fare è anche legata alla privacy, e all’uso che si fa del telefono quando si è in luogo pubblico. Tante volte, a auto in movimento o ferma, vediamo tante persone scattare foto o fare delle riprese video del ‘panorama’ o quel che è. Ma che cosa accade, a prescindere se l’auto stia transitando o meno, se in queste foto o video entrano altre persone?
La ripresa di persone in esterno è vietata per legge, per via della tutela della privacy, salvo autorizzazione diretta. Fare riprese video all’interno di un’auto mentre si trasportano altre persone è una pratica sempre più diffusa, specialmente con la crescita di contenuti social e blog di viaggio. Tuttavia, è importante conoscere cosa dice la legge sulla privacy in Italia per evitare problemi legali.

Telefono in auto: cosa è consentito?
In generale, riprendere l’interno della propria auto non è vietato, ma bisogna rispettare alcune regole fondamentali. Se nel video compaiono altre persone (passeggeri, amici, colleghi, ecc.), queste devono essere informate e dare il loro consenso esplicito prima della registrazione. Se il video resta per uso personale, non ci sono particolari vincoli. Se invece viene diffuso su social media, YouTube o altre piattaforme, il consenso diventa ancora più importante per evitare violazioni della privacy.
Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e il Codice della Privacy italiano (D.lgs. 196/2003, modificato dal D.lgs. 101/2018) è illegale diffondere immagini di una persona senza il suo consenso, a meno che non si tratti di un personaggio pubblico ripreso in un contesto di interesse generale. Se una persona si sente lesa, può chiedere la rimozione del video e, in casi gravi, presentare un esposto al Garante della Privacy. La violazione della privacy può comportare sanzioni amministrative o penali, con multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo globale in caso di aziende.