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Patente auto, a 65 anni devi tornare a scuola guida: è legge, se non fai il corso, addio al volante

guidare a 68 anni / giornalemotori.it

Guidare è senza dubbio uno dei primi, se non il primo, grande traguardo che ogni persona con determinate ambizioni nella vita brama di raggiungere, quanto prima, per ‘affrancarsi’.

Come sappiamo, c’è tutta una precisa e rigorosa tempistica a cui attenersi per farlo, al netto delle eccezioni che come sempre confermano le regole: bisogna essere maggiorenni, in primis. E poi?

Una volta superato i due esami, quello teorico a quiz e quello pratico alla guida di un veicolo, i cittadini considerati provvisti, dopo esame medico, dei requisiti psicofisici per guidare, ottendono la patente.

Anche prima di ottenerla, anche da minorenni, possono beneficiare del foglio rosa per esercitarsi alla presenza di una persona esperta, un guidatore che sia patentato da almeno 10 anni e sotto i 65 anni.

Proprio i sessantacinque anni sono una delle soglie che maggiormente vengono prese in esame, è proprio il caso di dirla in questi termini, per appurare l’effettiva sussistenza dei parametri di guida.

Patente, per i 65enni cambia tutto

Come ben sappiamo infatti la patente, una volta che la si è ottenuta, non ha di certo una scadenza infinita, ma va a tempo: dieci anni ad ogni rinnovo entro i 50 anni di età, per essere precisi. Superato il canonico mezzo secolo, il rinnovo della patente per legge diventa obbligatorio ogni cinque anni e, andando avanti con l’età, diventa man mano più stretta la fascia di tempo per i rinnovi.

Tecnicamente, di rinnovo in rinnovo, anche se ravvicinato, noi potremmo comunque guidare di fatto all’infinito, anche se fossimo degli ultra novantenni. Certo, debbono sussistere alcune condizioni. Prima di tutto quelle di natura fisica, psicologica e di reazione. E’ chiaro che, nel presupporre un avanzamento d’età, si presuppone anche un alleggerimento delle prontezze di riflessi delle persone.

conrtolli guida / giornalemotori.it

65enni, tornano a scuola guida

Ciò non signfica che un ottantenne guidi peggio di un ventenne, anzi: a volte è l’opposto. Tuttavia, di volta in volta, le autorità preposte e in primis le commissioni mediche hanno il dovere di controllare lo stato fisico e il quadro dentro il quale si trova il soggetto che chiede di rinnovare la patente.

Se non altro anche alla luce di nuove e ulteriori statistiche, che di certo non mentono, in relazione all’aumento, numericamente parlando, di incidenti causati a causa di una ridotta prontezza di riflessi che ha visto protagonisti per lo più persone di una certa età.

Molto spesso per distrazione, per poca conoscenza delle nuove regole del codice, ad esempio: per questa ragione è stata avanzata la proposta di far tornare gli over 65 anni in auto scuola per dei corsi di aggiornamento per la patente. In alcune Regioni, questo già avviene.