Patente auto, vietato il rinnovo a milioni di cittadini I Se non risulta agli atti, non guidi mai più

La conquista della patente è uno dei primi grandi target – se non il primo in assoluto – che sembrano segnare l’approdo all’età adulta: quella dell’emancipazione, delle responsabilità della vita. Poi?

Poi si inzia a marciare, letteralmente, nel sentiero dell’esistenza con ‘ali’ pronte a spiegarsi verso i propri destini e obiettivi di vita e lavorativi, magari al volante dell’auto preferita per anni e anni.

Sappiamo però che come ogni altra cosa, anche la patente, una volta ottenuta, non è certo eterna e va riconfermata di volta in volta. Ci sono delle tempistiche molto chiare per rinnovare la licenza.

Guidare senza alcun problema, a meno che non si venga sottoposti a qualche provvedimento di legge che lo preveda, è possibile per ben dieci anni: una volta ottenuta la patente, tanto dura la scadenza.

Dopodiché, va fatta di dieci anni in dieci anni, fino al 50 esimo anno di età, da quando la tempistica scende a cinque anni per poi ridursi a tre e due anni a seconda dell’avanzare dell’anagrafica.

Rinnovo patente, rischio stop per milioni di italiani

Tuttavia, il rinnovo non è una mera questione burocratica e automatica: non basta pagare i ‘bollettini’ per averlo: bisogna presentarsi con condizioni psicofisiche adatte alla guida. Le stesse, in pratica, di quando è stata concessa la patente per la prima volta: in mancanza di questi requisiti, in fase di rinnovo, dovendo comunque superare un controllo medico, la patente si stoppa.

Il rinnovo, dunque, può essere vietato: e ora il rischio è che venga vietato per milioni di cittadini, che ci vedranno costretti a dover dire addio alla patente. E per un semplice motivo: lo stato fisico. Per meglio dire, l’indicazione dei parametri psicofisici in cui ci si trova: qualunque sia il quadro clinico in cui verte il guidatore che ha già una licenza valida, questo va indicato agli atti.

Patente, queste condizioni vanno indicate

In poche parole questo significa che, se nel corso del tempo è subentrata una nuova condizione psicofisica tale da modificare il contesto di salute in cui si trovava il guidatore all’atto del precedente rinnovo, questo cambiamento deve essere indicato tra le prove documentali da presentare agli atti.

Laddove mancasse, la patente non verrbebbe rinnovata: e se invece il cittadino la omettesse, allora questa situazione implicherebbe una multa bella grossa, con rischio ulteriore di sospensione.

I casi sono tanti: da chi soffre di diabete a chi invece ha riscontrato una cardiopatia, passando da problemi psichici come alla necessità di alcune cure farmacologiche. Tutto va indicato, tutto va valutato: sarà poi la equipe medica preposta a questo controllo a stabilire se si potrà guidare ancora o no.