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Ridurre i consumi: ricorda di premere questo pulsante | Occhio però a non esagerare, ecco perché 

Abitacolo cabriolet – giornalemotori.it (foto iStock)

Tenendo premuto un pulsante ormai installato sulla maggior parte dei veicoli si possono ridurre il consumo di carburante e le emissioni, peccato che abbia effetti collaterali poco noti

La crisi petrolifera che stiamo vivendo sulla nostra pelle ha portato i prezzi del carburante a toccare e sfiorare la soglia dei 2 Euro al litro. Potremmo quasi chiamare questo “il punto di non ritorno“. Da qui in avanti infatti il carburante non sembrerà poi così caro se si dovesse attestare per qualche anno su questi valori.

Intanto il limite “invalicabile” per l’accettazione sociale è stato già ampiamente superato, ed era proprio questa la sfida. Far sbollire per qualche tempo le proteste dei cittadini indignati per poi mantenere inalterato un livello che solo qualche anno fa ci sarebbe sembrato davvero inaccettabile.

Le persone però non possono continuamente cercare di opporsi a un sistema difficile da scalfire cercando di eradicare le dinamiche che lo attanagliano. Ognuno ha bisogno di continuare a vivere, lavorare, e ha il diritto di poterlo fare in serenità. Quindi in sostanza suona sempre bene l’antico adagio: “O ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”.

Il pulsante del risparmio

Tutto verissimo, a meno che non si abbiano a disposizione soluzioni e strategie per cercare di ridurre per quanto possibile il consumo di carburante. Con le alimentazioni ibride già questo obiettivo è più facile da raggiungere, ma con quelle tradizionali facciamo ancora i salti mortali per far scendere la lancetta più lentamente. Non sempre è così però. In questo scenario viene in nostro soccorso una “nuova” tecnologia.

Tutti sappiamo che da qualche anno a questa parte le normative europee antinquinamento hanno costretto i produttori a incorporare diverse tecnologie per ridurre il consumo di carburante e, di conseguenza, anche le emissioni. Una di queste è il tanto discusso sistema Start&Stop. Questa modalità di marcia è attivabile attraverso un comando direttamente dal cruscotto, abilitando una serie di continue accensioni e spegnimento a seconda delle fermate che facciamo.

Tasto Start&Stop – giornalemotori.it (foto iStock)

Start&Stop, ok per la riduzione dei consumi, ma il motore?

Come anticipato questo sistema è da tempo nel mirino di specialisti automotive e meccanici per un suo problema collaterale che tratteremo a brevissimo. Quel che bisogna ammettere però è che il sistema davvero aiuta a risparmiare carburante. Da uno studio condotto in Regno Unito le risultanze dicono che si può arrivare a tagliare addirittura il 13-15% dei consumi. Il che non è proprio da buttare via in tempi di crisi.

Il tastino sopracitato però sembra avere anche un lato oscuro. Perché mai? Molti esperti sostengono infatti che il funzionamento del sistema possa essere dannoso per il motore, ragion per cui sono già in tanti gli automobilisti che preferiscono disattivarlo. Le auto che montano lo Start&stop dispongono di base di una batteria di maggiore capacità e un motore ottimizzato per evitare problemi di lubrificazione e raffreddamento dovuti a continui arresti e avviamenti. Nonostante ciò, non si può escludere che il motore possa subire diversi effetti negativi a lungo termine – soprattutto se usato in modo intensivo – come surriscaldamento, stress meccanico e continue vibrazioni che si trasformano in sollecitazioni su tutto il propulsore. Se proprio desiderate questo sistema assicuratevi prima che il motore sia dotato di pompe elettriche per il lubrificante e il refrigerante, in modo da non interrompere di botto il flusso di questi liquidi.