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Sicurezza: se noti la tua auto che fa questo portala subito in officina | Non sai quanto stai rischiando

Auto in movimento – giornalemotori.it (foto iStock)

Gli interventi per sistemare alcuni componenti usurati dovrebbero essere messi in agenda il prima possibile: ecco come riconoscere un malfunzionamento grave

Guidare su un veicolo sicuro dovrebbe essere per tutti noi una priorità. Non solo per la tutela della nostra incolumità, ma anche per quella degli altri. Motivo per cui ogni due anni volenti o nolenti siamo costretti a portare la macchina dal meccanico per la revisione.

Almeno possono essere scoperti dei problemi strutturali magari anche di una certa entità, che non pensavamo proprio di avere sul veicolo. Talvolta invece alcune avvisaglie ci mettono preventivamente in allarme ma, nonostante tutto, decidiamo di ignorare i sintomi.

Questa condizione è frequente, soprattutto con i costi degli interventi di riparazione, che obbligano spesso gli automobilisti a rimandare a data da destinarsi il loro appuntamento dal meccanico. Lo spauracchio è sempre uno: finire spennati come un pollo.

Per la sicurezza sono soldi sempre spesi bene

Purtroppo però a volte è necessario finire col perdere una buona cifra di denaro, ma lo si fa sempre e solo per una questione di sicurezza. La quale, come dovremmo sapere, è l’obiettivo numero uno per chi si mette al volante. Quindi, effettuare le giuste riparazioni quando suona un campanello di allarme è sempre la cosa più giusta da fare. I soldi torneranno indietro, la salute no.

Uno dei componenti che spesso finiamo per sottovalutare quando parliamo di sicurezza sono gli ammortizzatori. Eppure, insieme con gli pneumatici, rappresentano davvero i pilastri che consentono alle vetture di mantersi ben salde sull’asfalto anche a velocità elevate. Circolare con pneumatici scarichi può essere molto insicuro perché finirebbero per non assorbire gli urti della strada facendo poi imbarcare il veicolo a destra e sinistra in fase di curva.

Controllo ammortizzatori – giornalemotori.it (foto iStock)

Ammortizzatori, il trucco per capire quando cambiarli

Tutti sappiamo che gli ammortizzatori sono come dei grandi cilindri riempiti nella maggior parte dei casi di olio, a volte invece con gas, oppure aria e anche acqua. Sono montati fra la ruota e il telaio della macchina, il che consente ai pistoni all’interno del cilindro di muoversi verso l’alto e verso il basso a seconda di come l’auto ha bisogno di livellare le asperità dell’asfalto.

Se però siamo soliti guidare su strade sconnesse, soprattutto con ammortizzatori non pensati per questo genere di utilizzo, il gas o liquido presente all’interno avrà inevitabilmente delle perdite a lungo andare. Le continue sollecitazioni comporteranno un lento deterioramento del componente che perderà le sue funzioni originarie tendendo invece a trasferire la forza dell’impatto direttamente sul veicolo e non sui pistoni, il che può anche generare danni inaspettati ad altre parti del veicolo non direttamente connesse con il sistema delle ruote. Ma come fare a capire quando è il momento di sostituirli? Proviamo a fare il “test di rimbalzo“: andiamo all’angolo posteriore dell’auto e spingiamo verso il basso con un po’ di forza. Se notiamo che l’auto rimbalza su e giù un paio di volte già questo segno è sufficiente per dichiarare gli ammortizzatori completamente scarichi.