Home » Bollo auto, ecco chi non deve pagarlo | Nessuna spesa per queste categorie

Bollo auto, ecco chi non deve pagarlo | Nessuna spesa per queste categorie

Esistono differenti casi di esenzione dal pagamento del bollo auto (foto web) – giornalemotori.it

Il bollo può pesare gravemente sulle spese annuali di mantenimento dell’auto. Ci sono però casi in cui non è dovuto

Le spese di manutenzione di un’auto sono diventate proibitive. Tanto che molti di noi si saranno già chiesti più volte se valga la pena continuare a essere titolari di un veicolo o se è meglio gettare la spugna.

Dilemma più che lecito, soprattutto in questi ultimi tempi, dove alle spese ordinarie e già programmate, può capitare di dover mettere in conto anche costose riparazioni dato i prezzi schizzati alle stelle della componentistica e della manodopera.

Anche se dovessimo essere più fortunati da non passare così di frequente dall’officina della casa madre, dove ogni volta è un salasso assicurato anche per il minimo intervento, rimangono pur sempre le spese fisse da gestire.

Le variabili per il calcolo del bollo

E quelle proprio non possiamo evitarle. Se per altre voci di mantenimento l’opzione di pagamento risulta più flessibile, per altre non si scappa. Al momento della scadenza vanno saldate. Tra queste come non menzionare il nostro amatissimo bollo auto. Qui si apre un mondo: già, perché il pagamento del bollo può incidere in modo decisamente differente sulle tasche di ogni proprietario di veicolo. Mettiamo ad esempio di essere appassionati di motori e di aver per nostra sventura voluto acquistare un’auto potente e performante.

Le soddisfazioni che ci siamo voluti regalare le andiamo a pagare davvero care. Poi tutto dipende da una valanga di fattori, tra i quali l’anno di immatricolazione, la potenza espressa in kilowatt, la classe di emissioni e la Regione a cui spetta riscuotere la tassa. Fortunatamente in alcuni casi tutto gira intorno ad altre variabili che potrebbero determinare se siamo esentati dal pagamento oppure se ci spetta come a tutti gli altri.

Una categoria a cui spetta l’esenzione è quella dei disabili – giornalemotori.it

A chi spetta l’esenzione

Si danno alcuni specifici casi in cui il proprietario gode di un’esenzione totale o parziale del pagamento. Questi dipendono in gran parte da fattori come le condizioni fisiche del titolare, dai requisiti anagrafici del veicolo o dalle sue caratteristiche propriamente tecniche. La categoria di titolari o utilizzatori del mezzo che ha diritto all’esenzione totale sono in primo luogo i disabili, in base alla Legge 104/92. In questa categoria si menzionano i non vedenti o sordi, le persone affette da disabilità psichica o mentale titolari di indennità di accompagnamento, le persone con gravi limitazioni nella capacità di deambulazione, e quelle con ridotte capacità motorie.

Passiamo ad un altro caso noto di esenzione totale, quella che spetta ai proprietari di veicoli storici con più di 30 anni dalla prima data di immatricolazione. In questo caso l’unico versamento richiesto è la tassa automobilistica annuale che varia da 25 a 30 euro a seconda della Regione di residenza. Un altro caso che interessa sempre più automobilisti è quello dei proprietari di veicoli a basse emissioni, come le auto ibride, per le quali sono previste importanti agevolazioni soprattutto nei primi cinque anni, e quelle a emissioni zero, le auto elettriche. Anche per quest’ultima categoria l’esenzione è totale nei primi cinque anni dalla data di prima immatricolazione e poi, nella stragrande maggioranza delle Regioni, si applica una riduzione del 75% o 50%. L’esenzione permanente per i veicoli elettrici si applica solo in Lombardia e Piemonte. Altri casi in cui non si è chiamati a pagare il bollo riguardano le auto delle organizzazioni di volontariato, le ambulanze e veicoli di soccorso sanitario, mezzi antincendio, auto delle ONG.