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Multe stradali, spunta il ‘trucco’ della borsa | Le telecamere sono impotenti

Varco attivo di una ZTL – giornalemotori.it

Per aggirare i controlli gli italiani sono capaci di inventarsi di tutto. La legge però punisce severamente i trasgressori 

Gli italiani hanno la fama di essere un popolo creativo ed estroso. Siamo conosciuti all’estero per le bellezze del nostro paese e per il nostro temperamento non proprio flemmatico, che ci distingue da sempre, nel bene o nel male.

Tutti i divieti, tutte le novità e i cambiamenti che comportano una sfasatura della nostra “zona di comfort” sono spesso mistificati e distorti, finendo per assumere una tinta grottesca. Cose a cui noi italiani siamo abituati. E non sempre è un male, perché fanno parte anche queste della nostra cultura.

Si fa un gran parlare, ad esempio, delle nuove ZTL che si stanno ridisegnando in molte delle più grandi città italiane. Spesso non si tratta di capricci in stile “radical chic” del sindaco di turno, ma di veri e propri interventi che si rendono necessari all’indomani dei provvedimenti antinquinamento e antitraffico imposti da Bruxelles per rendere le nostre città più sostenibili a livello ambientale e più vivibili per gli utenti della mobilità leggera.

Nuove Zone a traffico limitato, le proteste dei cittadini

Come al solito si è alzato un polverone intorno a questo argomento. Se prima al centro della polemica c’era tutto il tema della “dittatura sanitaria”, dei green pass e dell’uso obbligatorio della mascherina, oggi il focus si è spostato sulle norme antinquinamento e sull’estensione delle ZTL a fasce sempre più ampie delle metropoli italiane. In un certo senso gli italiani hanno tutto il diritto di protestare, dal momento che l’istituzione di nuove Zone a traffico limitato non consentirebbero il passaggio a molti veicoli che rischiano la rottamazione nel giro di pochi mesi.

Non tutti quelli che protestano contro le nuove estensioni e i nuovi divieti delle ZTL sono anche i detrattori di un nuovo concetto di città sostenibile. Spesso il problema è da cercare a monte. Perché, come dice il proverbio: “il pesce puzza sempre dalla testa”. Emanare nuovi provvedimenti restrittivi, senza al contempo ripensare le logiche della mobilità ed innovare nel settore del trasporto pubblico, significa che le amministrazioni locali non sono ancora in grado di accompagnare queste nuove misure tutelando anche il cittadino.

Ai tempi della pandemia si utilizzavano anche le mascherine al fine di eludere i controlli delle videocamere per l’accesso alle ZTL – giornalemotori.it

ZTL, arriva il trucco della borsetta

Dall’altra parte però anche il cittadino non è certo un fattore abilitante di questo cambiamento. Anzi, in alcuni casi, si inventa qualsiasi stratagemma pur di raggirare le istituzioni e venir meno ai suoi obblighi, in questo caso come conducente. In molte città italiane, “fatta la legge, trovate l’inganno”. Si sta diffondendo infatti il trucchetto di coprire la targa dello scooter o della moto con una piccola borsetta, giusto il tempo di allontanarsi dall’occhio della telecamera piazzata al varco della ZTL.

Per coloro che furbescamente riescono ad eludere la normativa prevista dalle Zone a traffico limitato, si tratta di una prassi sistematica. Ovviamente è un metodo illegale per aggirare la legge che consente il passaggio solo a determinati veicoli o a tutti, ma in determinate ore del giorno. L’articolo 198 comma 2 del Codice della Strada stabilisce infatti che, chi viola i divieti di accesso alle ZTL è passibile di sanzioni, e queste sono previste per ogni singola violazione. Qualunque trasgressore circoli in una zona a traffico limitato in violazione del divieto, può essere sanzionato con una multa che va da 83 a 332 euro. Multa invece da 84 euro a 335 euro se il veicolo circola senza targa o con targa occultata, sanzione che passa da 1.988 euro a 7.953 euro, qualora sia contraffatta.