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Terremoto in Formula 1: arrivano accuse gravissime | Ecco cosa succede nei box

Le monoposto in gara durante l’ultimo Gran Premio di Miami 2023 – giornalemotori.it

Quello che succede dietro le quinte dovrebbe rimanere un segreto. Svelato ciò che non dovrebbe uscire dai box

Il mondo della Formula 1 va ben oltre quello che giornali e TV raccontano. La tensione dei piloti durante le ore precedenti alla gara, le ore massacranti di prove e messa a punto delle vetture, i minuti di angoscia al muretto e al paddock quando qualcosa va storto.

Eppure tutto questo passa praticamente inosservato. Lo show è servito sempre su un piatto d’argento, finendo per seppellire il lato più nascosto e tremendamente umano del “dietro le quinte” di uno degli sport più seguiti al mondo.

Nonostante ciò, piloti e team sono costretti a convivere ogni giorno con la paura che quello possa essere davvero l’ultimo. La velocità, lo spingersi al di là di ogni limite umano e meccanico, il podio da conquistare per questione di centesimi di secondo, sono cose che solo gli addetti ai lavori possono capire.

La F1 non è una telenovela

Immersi in un ambiente ostile, con il rombo dei motori che spacca i timpani, sotto il sole cocente o sotto la pioggia incessante, i team stringono i denti cercando di nascondere quel che realmente succede ai box. Il che non sempre risulta chiaro agli appassionati di Formula 1, peraltro anche “deviati” dalla cultura delle serie televisive in cui tutto è romanzato affinché la storia risulti più vendibile e appassionante.

Sul problema è stato pesantissimo l’affondo di Chris Horner, Team principal di Red Bull, che ha sferrato un duro attacco contro “Drive to Survive“, la serie TV di Netflix che sta spopolando e che, a detta sua, rischia di trasformare la Formula 1 in una telenovela, con buona pace di “Beautiful” e “Dinasty”. Il tema qui, è che oltre a rischiare di scivolare nel trash, i team finiscono per rivelare apertamente cose che dovrebbero invece rimanere all’interno del paddock.

Chris Horner, dirigente del team Red Bull – giornalemotori.it

Horner: “Registrano ore e ore di contenuti”. A rischio la tattica

Christian Horner avrebbe confessato di essere dovuto entrare a gamba tesa lottando con la produzione della serie per vietare delle riprese che avrebbero messo a nudo alcuni segreti di tattica e di processo ai box. Così sembra che alcuni scottanti filmati di Drive to Survive siano stati messi al bando su sua rigida decisione.

La serie cult di Netflix ha scosso il mondo degli appassionati sin dal suo debutto nel 2019, offrendo uno sguardo esclusivo sul “dietro le quinte” delle scuderie più celebri del mondiale di Formula 1. Per gli spettatori è tutta manna dal cielo, ma per gli addetti ai lavori le telecamere stanno iniziando a scocciare. Ci sono segreti che dovrebbero rimanere nelle strategie e nelle tattiche di Red Bull – avrebbe detto Horner – che si preoccupa anche del fatto che Netflix cattura ore e ore di contenuti, piazzando i suoi microfoni sulle tute all’inizio della giornata e facendo così in modo che ci si dimentichi addirittura di indossarli. Motivo che ha spinto il dirigente a porre il suo veto sulle riprese per proteggere le mosse che possono cambiare il corso delle gare.