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Lutto Alfa Romeo, il mondo dei motori è devastato | È volato in cielo

Alfa Romeo – giornalemotori.it

Una presenza iconica si è allontanata da noi, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dei motori ed in quello di Alfa Romeo.

Un’ombra silenziosa ha avvolto l’universo dei motori, lasciando dietro di sé un vuoto impenetrabile. Un nome risuona nel cuore degli appassionati, un’icona che ha attraversato epoche dorate e ha incantato le strade con la sua potenza e grazia.

Il destino ha colpito implacabilmente, portando via con sé un’anima che ha reso l’Alfa Romeo un simbolo di eccellenza e passione. L’eco dei motori si è spento, lasciando spazio a un silenzio avvolgente, mentre gli ammiratori si interrogano sul significato di questa perdita.

L’Alfa Romeo, il marchio che ha affascinato generazioni, si trova ora a dover affrontare una dolorosa transizione, lasciando il mondo dei motori sospeso tra il lutto e l’attesa.

Addio ad un gigante dell’auto

Il mondo dei motori piange la scomparsa di Giotto Bizzarrini, un progettista toscano che sarà ricordato come uno dei più abili e creativi nella storia dell’automobile. Bizzarrini ci ha lasciato ieri pomeriggio, all’età di 96 anni. Durante la sua lunga e prosperosa carriera, caratterizzata da una passione inarrestabile per le automobili da corsa, ha contribuito a creare autentici miti su quattro ruote, come la leggendaria Ferrari 250 GTO, il motore V12 Lamborghini e le splendide 5300 Gran Turismo che portano il suo nome.

Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Pisa nel 1953, intraprese la sua avventura nel mondo dell’automobilismo presso l’Alfa Romeo. All’età di 28 anni, si unì al reparto di sperimentazione, dove fu assegnato al team guidato da Consalvo Sanesi, un pilota e storico capo collaudatore dell’azienda milanese. Nel febbraio del 1957, Bizzarrini passò alla Ferrari: nella corte del Drake, il suo talento emerse in tutta la sua chiarezza.

Giotto Bizzarrini – giornalemotori.it

Il vuoto che lascia una figura storica

Durante gli anni trascorsi sotto il segno del Cavallino Rampante, il progettista livornese lavorò sul motore V12 da tre litri della Ferrari 250 Testa Rossa, sul motore da due litri della Testa Rossa 500 Mondial e contribuì in modo fondamentale allo sviluppo dei modelli della famiglia 250, dalla GT SWB alla Spider California, fino alla mitica 250 GTO. Nel 1957, Bizzarrini fu anche il responsabile tecnico della scuderia Ferrari nell’ultima edizione della mitica Mille Miglia.

Con la scomparsa di Giotto Bizzarrini, il mondo dell’automobilismo perde una mente geniale e un’importante figura storica. La sua eredità sarà per sempre associata ai capolavori che ha contribuito a creare, e il suo nome sarà ricordato come un pilastro nel settore delle auto sportive.