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Infrazione gravissima, se fai questo addio patente | Resti per anni senza auto

Posto di blocco Carabinieri – giornalemotori.it

Le violazioni della normativa possono avere entità tale da obbligare le autorità a prendere misure restrittive molto severe

Le conseguenze delle infrazioni al Codice della Strada possono essere davvero pesanti a seconda della gravità del reato commesso. Di solito per spingere le autorità a prendere misure restrittive sulla nostra patente dobbiamo averla fatta davvero grossa. In realtà alcuni tipi di comportamenti pericolosi al volante non sono così rari come si possa pensare.

Partiamo dal presupposto che circolando per strada dovremmo porre la massima attenzione affinché sia garantita la sicurezza degli altri. Talvolta questa è messa in serio pericolo da infrazioni così gravi per cui al Prefetto non resta altra scelta che sospendere la patente.

Una misura cautelativa di questo genere si prende quando il trasgressore ha violato in modo molto grave la normativa e non si prevede altra soluzione se non quella di impedirgli la possibilità di guidare per un periodo sufficiente a sortire gli effetti della restrizione, come la mancanza di autonomia nella mobilità di tutti i giorni.

Sospensione della patente, i casi più soft

Esistono diversi reati che prevedono la sospensione della patente, vediamo innanzitutto quali sono e perché alcuni sono più gravi di altri. Iniziamo col dire che anche il semplice utilizzo del cellulare alla guida, sanzionato dall’articolo 173 del Codice della Strada con multe da 161 a 647 euro, è sufficiente a far scattare una bella sospensione di tre mesi. Questo può accadere se si viene pizzicati in flagranza di reato nei due anni successivi alla prima sanzione.

Anche nel caso di guida con documento scaduto è quasi assicurato il ritiro della patente, con una multa che può arrivare fino a 644 euro. Quando si parla di ritiro, e non di sospensione, si fa sempre riferimento a un provvedimento amministrativo che decreta la perdita temporanea dei requisiti psicofisici per guidare, motivo per cui sarà necessario entro dieci giorni da quella data, effettuare la visita medica obbligatoria e affrontare tutto l’iter burocratico per rientrarne in possesso.

In caso di incidente mortale provocato per la violazione di un articolo del CdS la patente può essere sospesa fino a quattro anni – giornalemotori.it (foto Ministero dell’Interno)

Quando le violazioni sono troppo gravi

Le infrazioni più gravi che prevedono sospensioni della patente per periodi anche molto lunghi sono quelle inerenti l’eccesso di velocità e la violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada. Questa normativa predispone provvedimenti anche di un certo rilievo per chi viene fermato a guidare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Per la violazione del limite di velocità sono previste pesanti sanzioni fino a 2100 euro se si oltrepassa il limite senza eccedere i 60 km/h. Una volta sfondata questa soglia la multa può arrivare quasi a 3.300 euro, con la decurtazione di dieci punti e conseguente sospensione della patente tra i sei mesi e un anno. In caso di recidiva si rischia la revoca e quindi l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. Sia nel caso di eccesso di velocità, sia quello di guida in stato di ebbrezza, se la nostra condotta sconsiderata è ritenuta la causa di un incidente in cui per disgrazia perde la vita una persona, la sospensione può arrivare a quattro anni. A quel punto la successiva revoca sarà solo un problema secondario ed è già tanto se le autorità concedano una seconda possibilità di tornare a guidare.