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Codice della strada, da oggi cambia tutto: scatta il nuovo obbligo | Sanzione tremenda per chi non si adegua

Targa estera – giornalemotori.it

Con la nuova normativa cambiano le modalità di permesso per chi circola con un veicolo con targa estera in Italia, pugno duro contro i trasgressori

Il tormentone sulla legalità delle auto circolanti in Italia con targa estera continua. Tra i primi provvedimenti per arginare un fenomeno che stava prendendo una deriva preoccupante il primo giro di vite fu ridurre a soli due mesi la possibilità per un residente in Italia di circolare con un veicolo straniero.

Finestra temporale decisamente troppo ridotta per chi avesse avuto davvero la necessità di attraversare per intero il farraginoso iter burocratico e immatricolare nuovamente la sua auto con targa straniera in Italia.

Forse ci si è accorti che il ping pong di documentazioni e approvazioni tra i vari enti preposti alla registrazione delle pratiche non avrebbe dato nemmeno il tempo necessario all’automobilista più onesto di mettersi in regola con le disposizioni di legge, lasciandolo di fatto a piedi. Così il periodo di tempo massimo concesso dalla legge per immatricolare un veicolo straniero in Italia – e intestato a un titolare residente nel nostro paese – si è innalzato a tre mesi.

La registrazione al Registro Pubblico dei Veicoli Esterni

Una recente normativa ha però aggirato questo ostacolo garantendo la possibilità di circolare con un veicolo con targa straniera in Italia solamente nel caso in cui il veicolo risulti intestato a un cittadino o a un’azienda residente all’estero. Il governo ha però voluto alzare la guardia contro la frode fiscale legata all’utilizzo di auto con targhe estere.

Così dal 21 marzo 2022 è entrato in vigore il nuovo obbligo di registrazione al Reve, il Registro Pubblico dei Veicoli Esterni. Non importa se il conducente sia italiano o straniero, residente in Italia o all’estero. Nel caso si utilizzi un veicolo intestato a persone o società che hanno residenza o sede in un altro paese, è necessario adempiere a questo dovere. Superati i 30 giorni scatta l’obbligo di registrazione al Reve.

Scatta l’obbligo di registrazione al Reve – giornalemotori.it

Registra l’auto al Reve entro 60 giorni dall’acquisto

Guidare un veicolo con targa estera in Italia è dunque permesso e può sicuramente avere i suoi vantaggi, ma ricordatevi di iscriverlo al Reve. La durata dell’utilizzo deve essere comprovata da un documento certificato, come un contratto di noleggio o leasing. Anche i veicoli stranieri in possesso di dipendenti o lavoratori autonomi che lavorano in Italia per aziende con sede in un paese confinante devono essere registrati entro 60 giorni dall’acquisto. La stessa regola si applica ai lavoratori autonomi che hanno la propria sede in un paese vicino all’Italia. In questo caso, la responsabilità della registrazione spetta al proprietario del veicolo.

Esistono due opzioni per effettuare la registrazione: è possibile prenotare un appuntamento allo sportello del Pubblico Registro Automobilistico o fare tutto attraverso gli uffici locali dell’ACI. Chi non si mette in regola rischia una sanzione con un importo compreso dai 712 ai 3588 euro. E non solo, perché potrebbe scattare anche il fermo amministrativo del veicolo fino a quando non si effettua la registrazione.