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Sanzioni stradali, non commettere mai questo errore: lo pagherai carissimo per anni

Multe non pagate. Liberarsi dal debito si può, ma ne vale davvero la pena?

Divieto di sosta, autovelox, uso del cellulare. I casi di illeciti alla guida sono moltissimi, e ogni giorni molti automobilisti vengono multati per aver violato una o più norme del Codice della Strada. Abitudini corrette e senso di responsabilità possono prevenire il rischio di incorrere in sanzioni, tuttavia a volte basta un banale errore di distrazione per compiere un errore al volante. In alcuni casi, si rischia di andare in contro al pagamento di multe molto salate. Altre volte invece, ce la si cava con poco.

Ma cosa succede se il conducente responsabile dell’illecito sceglie di non pagare la multa stradale? Dalla rottamazione delle cartelle esattoriali al pignoramento, la casistica dei provvedimenti amministrativi è varia e ne possono derivare sia gioie che dolori.

Non mancano esempi di pignoramento ai danni di conducenti che hanno accumulato debiti in misura uguale o maggiore da quanto previsto dalla normativa vigente. Così come c’è chi ha scommesso sull’intervento tardivo delle amministrazioni e ha visto così decadere i termini della riscossione. Ma vediamo cosa prevede la legge nello specifico.

Multe non pagate: cosa succede

Molti automobilisti che hanno commesso l’illecito vengono sanzionati sul posto dagli agenti di polizia. È il caso della multa immediata, a cui fa seguito la prescrizione del verbale. Ma quando l’illecito viene commesso in assenza di un agente che possa procedere con l’accertamento del fatto, la notifica della multa è in questo differita, ovvero recapitata al conducente entro il termine 90 giorni e a mezzo di raccomandata o Pec.

In caso di residenti all’estero, il termine è di 360 giorni. Tuttavia, non sono pochi i casi in cui la multa diventa nulla per decadenza dei termini. Ad esempio, ogni qualvolta un’amministrazione comunale ignora di poter procedere con la riscossione dell’ammontare previsto dalla sanzione più gli eventuali interessi. E se la notifica è stata recapitata?

Chi sceglie di non pagare può andare incontro a spese legali per l’invalidamento del verbale

In questo caso, il soggetto sanzionato riceverà la cartella esattoriale entro 2 anni dal momento in cui il Comune ha consegnato il ruolo con la multa all’agente della riscossione. Trascorsi i due anni, la cartella è nulla e il destinatario può fare ricorso per sottrarsi dal debito. Inoltre, se la cartella è stata recapitata entro i due anni, questa è comunque soggetta al termine di prescrizione di 5 anni, ed è solo entro questo termine che le autorità possono procedere con un sollecito di pagamento o con il pignoramento. Insomma, scegliere di non pagare una multa equivale a scommettere sull’errore della pubblica amministrazione. Non resta dunque che domandarsi se ne valga la pena, considerando inoltre le spese legali per poter richiedere l’invalidamento del verbale come giudizio, imposte e parcella dell’avvocato.

Multe pagate: e gli interessi?

Gli interessi che maturano sulla multa stradale ammontano al 10% e maturano ogni 6 mesi. Tuttavia, esistono diverse soluzioni di pagamento, tutte pensate per scoraggiare gli automobilisti a rendersi inadempienti. Chi infatti paga la multa entro 5 giorni, verserà una somma ridotta del 30%. Chi la paga entro 60 giorni invece, pagherà l’intero ammontare. Se invece sono trascorsi 6 mesi, l’automobilista dovrà versare sia l’ammontare previsto dalla sanzione che gli interessi maturati.