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Il Titanic delle auto di lusso: il 2022 sarà ricordato per l’affondamento del cargo che trasportava un numero spropositato di supercar I Il danno è stato inquantificabile

Incendio Felicity Ace – giornalemotori.it

Si chiude il 2022 con il ricordo della nave che ha perso in mare modelli lussuosissimi: ecco la storia del disastro di auto che si è verificato mesi fa e che ancora fa parlare.

Era Febbraio e siamo al largo delle Azzorre, quando una nave carica di oltre 1.000 esemplari di Porche e altre auto di super lusso prende fuoco: panico, sgomento e costernazione. Nessuna conseguenza per l’equipaggio di bordo, ma lo stesso non si può dire delle macchine.

Partita da Emden, in Germania, il 10 Febbraio, la  Felicity Ace era diretta in Rhode Island, a Davisville: li avrebbe dovuto scaricare migliaia di supercars, peccato che poco al largo delle Azzorre l’imbarcazione ha preso letteralmente fuoco.

Tratti in salvo i 22 membri dell’equipaggio sono state le autorità del Portogallo, che però non hanno potuto fare nulla per le circa 4.000 autovetture presenti a bordo. Un danno assurdo per Volkswagen che aveva affidato al cargo il trasporto destinato agli showroom in USA.

Un incidente senza precedenti e senza preavviso che si è incastonato come una maledizione in un periodo già critico come quello della pandemia. Il reperimento delle materie prime, dei ricambi e dei materiali è infatti oltremodo difficoltoso e ciò non ha aiutato in tal senso: vediamo bene che danno ha causato l’incendio.

Titanic del lusso in fiamme: ecco la conta dei danni

Un totale di 4.000 vetture di super lusso destinate al mercato americano e agli showroom Usa andato letteralmente in polvere: questo il bilancio dopo l’incendio che ha colpito il cargo Felicity Ace in Febbraio al largo delle isole Azzorre, poco fuori dal Portogallo.

incendio nave auto di lusso – giornalemotori.it

I 22 membri dell’equipaggio non hanno per fortuna riportato conseguenze ma le auto a bordo si: tra di esse viaggiavano parecchie Volkswagen e circa 1.100 Porche. I clienti, ferventi nell’attesa della consegna, sono stati avvertiti con una semplice mail informativa circa il disastro avvenuto in oceano. Nessun altro metodo di aggiornamento è stato usato nei loro confronti, se non che il portavoce dell’azienda si è prodigato in spiegazioni di rito con i concessionari e rivenditori che dovevano ricevere la merce.

Grosso lo spavento, tanta la gioia per non aver dovuto registrare feriti, lesioni o decessi tra l’equipaggio. Ma tanta, troppa, la delusione per la gravissima perdita del parco macchine trasportato. Una notizia che ha lasciato interdetti anche e soprattutto alla luce delle difficoltà che stanno vivendo le aziende di produzione veicoli. Questo per mancanza di disponibilità in tempi brevi dei materiali, a fronte di una domanda ( nel lusso) che non sembra calare.