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Autovelox, il cambiamento è storico: la novità rallegra tutti gli automobilisti

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Molte delle multe che ricevono gli automobilisti sono a causa degli autovelox. Bastano pochi km sopra la soglia e la sanzione arriva.

Strade e autostrade sono oramai costellate di autovelox. Ci sono quelli fissi e quelli mobili, ciò nonostante le differenze tecnologiche non sono importanti. Hanno tutti lo stesso scopo, ovvero, fare multe. Non è necessario superare il limite massimo di velocità di molti km\h per riceverne una. Bastano pochi km e la sorpresa è servita su un piatto d’argento.

Infatti, il maggior numero di multe che arrivano agli automobilisti sono proprio a causa degli autovelox. La disattenzione è sempre dietro l’angolo ed è proprio per questo motivo che bisogna prestare tantissima attenzione quando si guida su strada.

A volte capita che ci si dimentichi di quella volta in cui non si è stati ben attenti o in cui si è premuto un po’ più a fondo il pedale del gas. Le multe possono arrivare anche con mesi di ritardo, tuttavia arrivano sempre. Quando vengono infilate nella nostra buchetta delle lettere sarebbe meglio cercare di pagarle subito in modo da versare una cifra più bassa.

Con l’ordinanza n. 8694 del 17 marzo 2022 c’è stata però una novità per quanto riguarda gli autovelox. Una di quelle novità che farà sorridere tantissimi automobilisti.

Che cosa stabilisce la nuova ordinanza?

La nuova ordinanza del 17 marzo 2022 stabilisce che un autovelox prima di essere messo in funzione deve essere sottoposto a omologazione. Prima venivano solamente approvati dal Ministero, ora invece, non è più sufficiente e necessitano di controlli aggiuntivi. Per giungere a questo cambiamento è avvenuta una segnalazione da parte di un cittadino ad Alessandria.

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La situazione è piuttosto semplice. Un automobilista è stato fermato dalle forze dell’ordine per eccesso di velocità. La velocità era stata calcolata con un dispositivo elettronico delle forze dell’ordine stesse. Il cittadino, conscio del fatto che stesse guidando sotto il limite massimo di velocità. Quello che pareva essere un trasgressore ha, quindi, deciso di contestare il risultato del dispositivo elettronico perché per lui non poteva essere omologato, ma solamente approvato per il suo utilizzo.

La contestazione è avvenuta presso il tribunale di Alessandria e poco dopo il risultato è giunto alle orecchie di tutti. Proprio come aveva preannunciato il cittadino, il dispositivo elettronico non era stato omologato. Perciò le regole sono cambiate dal 17 marzo 2022 con la nuova ordinanza. Ora i dispositivi elettronici adibiti al monitoraggio della velocità devono essere sottoposti a verifiche e omologazione.