Multa: cosa dice il Codice della Strada sulla droga | Ora è obbligatorio anche questo Test

Regole più stringenti e prove obbligatorie per chi si mette al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Fa ancora discutere e non poco la stretta che il Ministero dei Trasporti ha deciso di imporre sui comportamenti degli automobilisti in Italia.
L’ultima riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre del 2024 interviene non poco sulla condotta di chi guida in maniera non lucida.
Nel mirino delle modifiche legislative sono finite comprensibilmente l’assunzione di alcool e droga.
Ma non tutti sanno che esiste un test obbligatorio a cui deve sottoporsi chi è sospettato di aver guidato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Cosa cambia per chi guida
Tra gli interventi più importanti che riguardano le ultime normative vi è quello che ha a che fare con gli strumenti e modalità di accertamento del reato di guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Non solo quindi nuove regole di comportamento e di condotta, ma anche metodi in grado di capire più nel dettaglio quale sia lo stato psicofisico del soggetto interessato. In particolare c’è un test da cui non si può scappare.

La decisione in mano alle forze dell’ordine
Stiamo parlando del test del tampone sulla saliva che svolge la funzione di screening. Questa prova può essere eseguita direttamente sulla strada da parte degli agenti, tutte le volte in cui vi è un fondato motivo che il conducente abbia fatto uso recentemente di sostanze psicotrope o stupefacenti. Mediante il tampone, quindi, si effettua un prelievo della saliva, senza quindi dover accompagnare il conducente in ospedale per fare lo stesso identico esame.
Il campione prelevato dovrà quindi essere conservato correttamente e portato in un laboratorio specializzato, dove verranno eseguite le indagini del caso – chiamate esami di secondo livello – in modo da dimostrare o meno che l’automobilista stava effettivamente guidando sotto l’uso di sostanze. Si tratta di un accertamento di secondo livello che funge quindi da prova necessaria per poter poi passare alla denuncia. Nel caso in cui i Carabinieri o la Polizia stradale non sia in possesso degli strumenti necessari per poter effettuare il tampone salivare, questi possono accompagnare il sospettato in ospedale dove verrà fatto il prelievo (di saliva o di sangue) per poi essere analizzato con le dovute tecniche previste dalla normativa. Non sarà possibile rifiutare: pena la denuncia all’autorità giudiziaria e conseguenze penali. La multa va dai 1.500 ai 6.000 euro, oltre all’arresto da sei mesi ad un anno e la sospensione della patente da uno a due anni.