Multe, incedenti auto , ubriachezza: da oggi te la cavi sempre, approvata la legge sulla “tenuità “ | Tana libera tutti in strada
Chi fosse responsabile in un incidente stradale o di una infrazione per cui scatterebbe la multa o, magari sorpreso ubriaco alla guida potrebbe cavarsela. E’ la legge a dirlo: è l’effetto di un principio normativo chiamato ‘tenuità del fatto’. Pochi sanno cosa sia.
La tenuità del fatto è un principio previsto dall’art. 131-bis del Codice Penale italiano, introdotto con il D.Lgs. 28/2015, che consente l’esclusione della punibilità per reati di lieve entità, purché rispettino determinati criteri.
In caso di incidente automobilistico, questo principio può influenzare le conseguenze penali per il responsabile, ma non elimina gli obblighi civilistici verso l’assicurazione o le parti danneggiate.
Cos’è la tenuità del fatto? E’ presto detto. La tenuità del fatto si applica ai reati punibili con una pena detentiva non superiore a 5 anni, se il comportamento è considerato in un certo modo.
Ad esempio, di scarsa gravità, laddove il danno o il pericolo arrecato sono minimi. Oppure occasionale: l’autore non presenta una tendenza criminale o recidiva.
Tenuità del fatto: ecco cosa succede davvero
In un incidente stradale, questa norma potrebbe essere invocata in caso di lievi violazioni, come un tamponamento senza gravi conseguenze o un’infrazione non grave al Codice della Strada. Se il giudice riconosce la tenuità del fatto, il procedimento penale viene archiviato o il responsabile viene assolto, evitando sanzioni penali. Tuttavia, questa decisione non annulla la responsabilità civile per i danni causati, che devono comunque essere risarciti.
La tenuità del fatto non influenza gli obblighi assicurativi. L’assicurazione è tenuta a risarcire i danni materiali e fisici subiti dalla parte lesa, secondo quanto previsto dalla polizza RC Auto. Tuttavia ci sono delle specifiche da fare, nel merito.
Tenuità e assicurazione, ecco cosa dice la legge
Il responsabile dell’incidente potrebbe subire un peggioramento della classe di merito (malus), indipendentemente dall’esito penale. In casi gravi, l’assicurazione potrebbe rivalersi sul conducente (definita azione di rivalsa), ad esempio se l’incidente è avvenuto in stato di ebbrezza o senza copertura assicurativa valida.
Quando si applica? Un esempio concreto potrebbe essere un conducente che, violando una precedenza, provoca un lieve danno a un’altra auto senza feriti. Se il comportamento è ritenuto occasionale e di modesta gravità, il giudice può dichiarare il fatto tenue, evitando così una condanna. La tenuità del fatto è uno strumento utile per evitare che episodi di scarso rilievo sfocino in sanzioni penali sproporzionate. Tuttavia, essa non cancella la responsabilità civile né gli obblighi assicurativi. Gli automobilisti devono essere consapevoli che, anche in caso di archiviazione penale, i danni materiali o fisici restano a carico del responsabile o della sua compagnia assicurativa.