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Decreto autovelox, non ci hai capito niente, vero? Non sei il solo: l’esperto ci aiuta, ecco cosa rischiamo da adesso in poi

Autovelox, che cosa cambia con il nuovo decreto - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Autovelox, che cosa cambia con il nuovo decreto – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Dopo quattordici anni entra in vigore il decreto autovelox, ma quali sono le novità e che cosa cambia? Ecco le risposte alle domande che tutti si fanno.

A confermare l’arrivo del decreto autovelox (dopo quattordici anni che se ne parlava) è stato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti in prima persona. In occasione di un question time alla Camera dei deputati, infatti, il ministro Matteo Salvini ha ufficializzato l’entrata in vigore del decreto, che è entrato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 maggio.

Da tempo in Italia si parla molto di autovelox, che ricordiamo sono i dispositivi usati dalle Forze dell’ordine per rilevare la velocità di un veicolo all’interno di un determinato tratto stradale. In questo modo, i velox sono in grado di punire chi circola a una velocità troppo alta e infrange i limiti che sono in vigore. L’opinione pubblica è praticamente spaccata in due tra chi li approva e invece chi vede in essi il nemico numero uno.

Il decreto autovelox sarà una rivoluzione importante e andrà ad accompagnarsi al nuovo Codice della strada, che ora deve soltanto essere approvato dal Senato e poi entrerà in vigore. Ma che cosa cambia nello specifico?

Cosa cambia con il decreto autovelox

La prima novità riguarda i luoghi in cui gli autovelox possono essere installati. Infatti, al di fuori di autostrade e strade extraurbane principali sarà il Prefetto a decidere dove possono essere collocati questi dispositivi (ma solo per quelli che non prevedono la contestazione immediata della sanzione). Anche le postazioni mobili dovranno essere autorizzate dalla prefettura con un decreto.

Inoltre, gli autovelox potranno essere installati solo nelle aree ad alto tasso di incidenti, in cui è documentata l’impossibilità di contestazione immediata. Inoltre, è prevista l’impossibilità di installare i velox sulle strade urbane in cui il limite di velocità è inferiore a 50 chilometri orari.

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Cambiano le regole per gli autovelox

Fuori dalle strade urbane, invece, i dispositivi possono essere installati solo dove il limite di velocità è quello previsto dal Codice della strada, o se non è inferiore a 20 chilometri orari rispetto a quello che sarebbe previsto. Inoltre, è stata regolamentata anche la questione della visibilità dell’apparecchio oltre che della segnalazione.

Restano infine i classici requisiti di omologazione, di approvazione e di taratura che sono necessari affinché la multa sia valida.