Nuovo Codice della Strada, adesso è proprio fatta: addio drink, aperitivi, un solo goccio e addio alla patente

Dire di no all’alcol può non essere più una opzione, ma una stretta e stringente necessità, perché stringente è, in effetti, la stretta normativa in tal senso.

Come tutti sanno, questi sono i giorni strategici per l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada, vale a dire il complesso corpo normativo che disciplina i comportamenti stradali.

Un processo di rivisitazione, modifica, correzioni e inasprimenti è in corso da tempo per fare in modo di aumentare le soglie di tutela e sicurezza stradale.

Aumentare le pene, correggerne altre, modificare impianti normativi precedenti e tanto altro ancora: il nuovo iter normativo vuole alzare l’asticella.

Alla luce delle evidenze dei fatti, di fronte ad una generale (non per tutti, per fortuna) stasi di maleducazione e irresponsabilità stradale, si è preso una decisione.

Addio all’alcol, se non vuoi perdere la patente

La strada è quella dell’inasprimento, appunto: soprattutto per alcune regole che, in modo costante, sono state più e più volte violate, costando caro in termini di incidenti, danni, ferimenti, morti. Tra le principali cause dei sinistri stradali, tragici o meno, come ben sappiamo ci sono la guida in stato di ubriachezza e sotto l‘effetto di droghe: due delle irregolarità da debellare, se possibile. Come farlo?

La strada è sempre quella: regole dure, punizioni ancor più dure. Almeno questo sembra essere il viatico e, visto l’imminente approdo del Nuovo Codice della Strada, alternative non ce ne dovrebbero essere più. Basta alcol e basta droga: non foss’altro che per un discorso di salute, ovvio. Ma per chi si importa molto poco di questo aspetto, almeno ecco forse l’unica vera arma rispetto alla quale si è meno sordi: il denaro.

Ecco i nuovi step dei controlli

Dalla guida in stato di ebbrezza a quella sotto effetto di stupefacenti dunque ecco la stretta definitiva. I cambiamenti sono significativi: se beccati con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, la multa balzerà da 573 a 2.170 euro, e ci sarà la sospensione della licenza da tre mesi a un semestre.

Se salisse tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, il rischio è l’arresto fino a 6 mesi e multa da ottocento a 3.200 euro e sospensione fino a un anno della patente. Se sale a 1,5 grammi per litro, il carcere può durare fino a un anno, la multa fino a 6 mila euro e la sospensione anche un biennio.