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Divieto di sosta, puoi parcheggiare davanti: nessuno ti multa, sono illegittimi I Devi solo fare questo controllo

Il segnale di divieto di sosta - fonte depositphotos.com - giornalemotori.it
divieto di sosta – fonte depositphotos.com – giornalemotori.it

Ci sono alcuni segnali stradali e cartelli che è impossibile non riconoscere all’istante: sono così noti e appartengono così tanto all’immaginario collettivo, da travalicare perfino i confini ‘stradali’.

Prendiamo ad esempio il caso canonico, quello dello STOP, oppure quello del semaforo: tutti sanno cosa indica l’uno, e cosa dicano i colori dell’altro, giusto? Anche oltre i vincoli del Codice.

Lo Stop è usato dappertutto per sancire una negazione, un obbligo di fermata, un divieto: non entrare qui, non fare questo, e tutti diciamo ‘ho detto stop‘. Idem per il ‘rosso’ al semaforo.

E poi ce ne è un altro il divieto di sosta: così noto, palese, che nessuno osa metterlo in discussione. Oltre ad essere usato come simbolo in tanti casi della vita, sociale o professionale.

Il caso emblematico è del figlio che lo appone davanti alla sua ‘cameretta’. Ma se questo è un giochino divertente, che succede se invece lo si usa a sproposito o fuori contesto?

Divieto di sosta, non sempre è valido quando lo vedi

E’ il caso dei tanti, forse troppi, cittadini che usano il divieto di sosta di fronte alle loro abitazioni e ai passi carrabili senza tuttavia averne il diritto o non averne almeno maturato le adeguate autorizzazioni. Premessa doverosa: di norma, di fronte a un cartello di divieto di sosta, è bene non sostare perché di principio lo reputiamo legale e autorizzato e la multa sarebbe dietro l’angolo.

Succede però molto più spesso di quanto non si creda che il segnale del divieto sosta che vediamo sia irregolare, non autorizzato, illegittimo per definizione. Quando? Accade quando non si è seguito l’iter di legge e si sia deciso, in modo arbitrario, di collocarne uno di testa propria, senza però che questo abbia alcun valore di legge. Per cui potremmo sostare e nessuno ci farebbe alcunché.

NON parcheggiare qui – depositphotos.com –  giornalemotori.it

Divieti di sosta irregolari, come riconoscerli

Spesso si usano cartelli fai da te, comprati nei negozi, privi di alcun titolo o valore legale. Chi autorizza il divieto di sosta è l’ente proprietario della strada: il passo carrabile gode del divieto di sosta quando si rispettano i principi dell’art 22 del Codice, che impone una autorizzazione che si ottiene, dopo il pagamento della TOSAP, ovvero la tassa di concessione per l’occupazione del suolo pubblico e rispettando alcuni parametri.

Il segnale è valido se, come dice l’art 120, ha le giuste dimensioni (da 45×25 cm, so da 60×40 cm) e se riporta il  nome dell’ente proprietario della strada e il numero e l’anno del rilascio. Installazione e manutenzione del segnale spetta al richiedente, e i cartelli non autorizzati possono produrre multe tra le 419 e le 1.682 euro.