Punti della patente, da oggi non li perdi più: lo dice la legge I Non possono neanche infliggerti la multa

Il preciso, particolare e terribile momento nel quale, avvicinandosi alla propria auto si nota, in bella mostra sotto il tergicristalli, una multa: quello è, forse, per molti, il peggiore di tutti, in auto.

Fatto salvo il rischio, ovvio, di incappare in un incidente – o peggio – la prospettiva di beccare una multa, spesso salatissima, è davvero una minaccia incombente sul cappio di chiunque guidi.

La stessa terribile sensazione che ci assale quando, nella cassetta della lettera, si riceve il verbale di una sanzione stradale per una infrazione non contestata sul posto.

Stesso dicasi della terribile sensazione di dolore e di paura che si prova quando si nota un avviso di giacenza nella posta, e si è invitati ad andare a recuperare una missiva che non promette nulla di buono.

Eppure, se non proprio la multa stradale, almeno qualcosa ce la possiamo evitare: stiamo parlando dell’aggravio che incombe quando si commette un’infrazione. Vale a dire?

Punti della patente, ecco come non perderli

Stiamo parlando del caso dei punti della patente, che si perdono tutte le volte in cui oltre alla pena pecuniaria si rischia di perdere anche un bel quantitativo di punti e, dunque, si corre anche il rischio, in alcuni casi, di finire pure senza la patente. Ci sono però due modi per evitarlo: il primo è quello del ricorso al Giudice di pace, entro un mese o al Prefetto entro due.

Se però la sanzione non è contestata sul posto, sul momento, allora la chance di evitare la perdita di punti aumenta: perché, quando arriva la sanzione a casa, il titolare dell’auto deve comunicare entro due mesi il nome del conducente (il proprio se era lui che guidava, o di un altro soggetto se non era lui) e gli estremi della patente del responsabile del reato. E se non lo si comunica?

L’Escamotage per non perdere punti

La legge lo consente: si definisce, concettualmente, come giustificato motivo: se per esempio la persona che viene multata non era alla guida, deve pagare la multa, certo, perché l’auto è sua, ma se dimostra che non era al volante può evitare che gli vengano tolti i punti.

Sebbene si rischi una accusa per falso in atto pubblico, se non è dimostrabile che il titolare dell’auto era alla guida, costui non perde nessun punto: e anche se non comunica i dati del presunto responsabile non rischia nulla, qualora dimostrasse, ancora una volta, di non essere nella posizione di indicare chi fosse al volante quel giorno e in quel momento, magari perché, ad esempio, la stessa auto è guidata da più persone della stessa famiglia e il proprietario non riesce a risalire a chi fosse alla guida in quel frangente.