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Truffa del carburante, il pieno senza pagare I Benzinai disperati, danno economico enorme: si finisce nel penale

carburanti – depositphotos.com – giornalemotori.it

Tutti noi siamo alle prese da molto, moltissimo tempo, con gli effetti di una enorme crisi economica globale, capace di toccare tutti gli ambiti della nostra società.

Spesso, fin troppo per i nostri gusti a dire il vero, sentiamo parlare di paniere in crisi, di costi aumentati in riferimento ai beni di prima necessità e non solo.

Quello che stiamo vivendo è un momento difficile perché alcuni grandi stravolgimenti internazionali e storici, a partire dal covid, ma non solo, ci condizionano a ogni livello.

Aumenta il costo di produzione di un prodotto e a pioggia aumentano anche tutti gli altri: il problema, come direbbe anche uno studente di economia alle prime armi, è altrove.

Ovvero nella inflazione, vale a dire il peso del costo della vita sulle disponibilità dei cittadini, i cui salari non crescono di pari passo con le spese aumentate e dunque si crea un enorme divario in tal senso.

Benzina cara, questa truffa è terribile

L’esempio lampante sono i carburanti: oggi mettere benzina o diesel è quasi un lusso, e tanti non se lo possono più permettere. Rincari così enormi che molti sono costretti anche a rinunciare per il momento a guidare il proprio veicolo. Perfino la crisi più nera, però, non può mai e poi mai giustificare atti illegali o tentativi di frode come quelli a cui si sta assistendo.

Cittadini che, con la scusa della crisi, provano a frodare lo Stato, a imbrogliare gli esercenti, a rubare, letteralmente, benzina senza pagarla. Come avviene con la ormai nota truffa del carburante, che sta facendo disperare un bel numero di benzinai. Come funziona questa pratica? E’ semplice, nella sua profonda illegalità.

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Come funziona la nuova truffa carburante

I truffatori vanno a fare benzina e non pagano: per riuscirci usano un dispositivo elettronico che emette dei Bip simili a quelli degli strumenti per il pagamento col POS e carte di credito. Così, quando vanno a fare il pieno, spesso nelle ore di punta in cui il benzinaio ha molti clienti in contemporanea, i furfanti si avvicinano e chiedono di pagare con carta di credito.

Quando passa sul POS, la carta però, è vuota: ma il benzinaio non se accorge subito, perché dall’interno dell’auto il truffatore aziona un dispositivo che emette un suono identico all’OK della transazione. E così, magari, senza attendere lo scontrino, lo lascia andare, preso da altri clienti. Ecco la truffa: e per evitarla, è semplice. Non lasciare andare via il guidatore finché non appare l’ok alla transazione.