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Google Maps l’app irrinunciabile: mettici del tuo però, non come in questo caso

Google Maps – depositphotos – giornalemotori.it

Gennaio è per definizione il mese del freddo, del peggioramento sostanziale delle temperature e delle condizioni di guida, per chi si immette in strada, specie in alcune zone nel dettaglio. Per cui?

Dal momento che è anche, per molte persone, il mese in cui si torna alla tradizionale routine automobilistica – col ritorno alle abitudini di vista post festività – guidare sicuri è prioritario.

Nello stesso momento, sono anche molti che proprio sfruttando alcuni aspetti (la presenza di neve, la bassa stagione) si concedono un momento di svago, magari un weekend fuori, un viaggio.

Farlo in condizioni di sicurezza e cautela, specie quando ci sono temperature gelide e magari le condizioni della strada non sono delle migliori è assolutamente una necessità irrinunciabile.

In primo luogo dobbiamo circolare con l’auto provvista di tutto ciò che serve (gomme invernali, catene nel caso) per premunirci: in secondo luogo, per spostarsi bisogna essere sicuri del percorso.

Mappe virtuali e uomo, la necessaria interazione

Sapere dove andare, che strada fare, senza correre il rischio di perdersi e magari impantanarsi in luoghi o percorsi impervi, magari con condizioni strutturali o di meteo improbe. La soluzione c’è. Da anni per fortuna esistono le ‘mappe’, vale a dire i sistemi di navigazione satellitare che si trovano in auto già incorporati o che vengono sfruttati tramite smartphone o altri vari device.

In particolare per la gran parte del cittadini ve ne è una che sembra davvero irrinunciabile: stiamo parlando di Google Maps, la nota app per la navigazione stradale più scaricata e apprezzata. Google Maps ormai fa parte della nostra routine: per viaggi o spostamenti vari, per conoscere le condizioni del traffico, del meteo, di possibili incidenti o presenza di autovelox. Lo usiamo sempre.

app per mappe-  depositphotos- giornalemotori.it

Usa anche il cervello quando guidi

E’ anche corretto dire, tuttavia, che rinunciare del tutto alla componente ‘umana’ per affidarsi alla tecnologia, specie quando ci si trova in condizioni meteo avverse, può essere un piccolo errore. Come quello che hanno pagato alcuni giovani, rimasti intrappolati di recente sul ghiaccio perché le indicazioni delle mappe non avevano la possibilità di informare, in tempo reale, di un cambiamento strutturale che, evidentemente, era troppo recente.

Erano appena stati posti, infatti, in strada, dei cartelli che indicavano la chiusura di un tratto stradale a causa di problemi legati al meteo. Uno stop invernale per un passo specifico che conduceva su zone di turismo invernale, e che però la mappa non poteva rilevare. A questo ‘serve’ ancora la mente umana: leggere i cartelli e abbinare il nostro cervello a quello sensazionale e artificiale delle ‘macchine’ ci può evitare dei guai, a volte.