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Caro carburante, 20% in più di consumo in questa stagione I Chi può, resti a casa

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Si salvi chi può: i costi vivi per poter mantenere un’auto, di questi tempi, hanno toccato dei picchi che fatichiamo ancora a credere reali, sebbene pendano sul nostro capo come una ghigliottina.

Da tanto, troppo tempo, tutte le ‘voci’ di bilancio relative alle macchine sono aumentate: a partire da quella per eccellenza, il carburante. Non si può certo negarlo, è sotto gli occhi di tutti quanti noi.

Basta vedere i prezzi dei rifornimenti, in modalità self o soprattutto ‘servita’, per confrontare rapidamente con i costi a cui eravamo abituati fino a poco tempo fa, per notare l’evidenza.

Balzi in avanti oltre ogni limite immaginabile fino a pochissimi anni addietro: un rincaro pazzesco che tiene conto di fattori globali e tutti incatenati tra loro, ma che pesano, alla fine, sui fruitori finali.

Noi che abbiamo bisogno dell’auto e che non possiamo non fare rifornimento, ci troviamo a dover studiare come e dove reperire le risorse, quali spese tagliare, come far quadrare i conti.

Carburanti, in questa stagione consumi di più

E non sempre ci si riesce: per di più, con alcuni aggravi di cui non possiamo non tenere conto e che non dipendono neppure dalla congiuntura generale o dai grandi stravolgimenti strutturali di oggi. Per esempio, il fatto ambientale o, per essere più precisi, quello climatico. Forse non sono in molti a saperlo, ma il ‘tempo’, inteso come fase stagionale e anche come meteorologie, incide eccome.

Condiziona, spesso in negativo, gli esborsi in termini di carburante: il rincaro, dunque, viene aggravato dall’incombenza di altri fattori che portano a consumare rapidamente oltre un venti per cento in più. Stiamo parlando, per chi non lo avesse intuito, dei consumi che aumentano a vista d’occhio in una particolare stagione, vale a dire quella fredda e dunque, da noi, per definizione l’autunno e inverno.

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Carburante, la spiegazione dei consumi maggiori

Da qui viene il monito ‘chi può, stia a casa’: perchè se l’inverno bussa alle nostre porte conducendoci verso una fase lunga e snervante di freddo, la stessa riduzione delle temperature condiziona le auto.

Porta, in sostanza, ad un vero e proprio aumento del venti per cento circa dei costi di carburante o, meglio, dei consumi di carburante. E la spiegazione è facile da intuire: dal momento che il clima si fredda e si fa secco, a raffreddarsi e, quasi, a congelarci, è anche il carburante.

Dato che il motore fa scattare la ‘scintilla’ mescolando aria e carburante, dunque, in inverno il peso dell’aria più gelida e fredda porta a consumare più carburante. Un esempio? Se il meteo recita ‘cinque gradi’ il consumo di carburante è tra il dieci e il venti per cento in aggiunta rispetto ad una temperatura più amena come quella di 20 gradi.