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Esenzioni bollo 2024: corri a controllare se ci entri anche tu | Non pagare inutilmente

Bollo auto 2024: si può anche non pagare (o pagare di meno) / giornalemotori.it

Alcune regioni italiane prevedono l’esenzione dal bollo auto 2024: ecco come fare per richiederla e se puoi farlo.

Ogni anno, gli automobilisti si trovano ad avere a che fare con una tassa tanto salata quanto sgradita. Parliamo del bollo auto, che deve essere pagato da tutti i proprietari di un veicolo. E in un periodo in cui i costi per gli automobilisti sono già così alti, perché non approfittare di qualsiasi modo per avere degli sconti?

Pochi sanno, infatti, che sono molte le persone che possono richiedere l’esenzione dal pagamento di questo bollo. E i requisiti per accedervi dipendono da regione a regione, anche se alcune al momento non prevedono.

Scopriamo insieme, quindi, come fare per richiedere l’esenzione dal bollo auto 2024 e quali sono i requisiti di ogni regione italiana.

Bollo auto 2024, l’esenzione dipende da regione a regione

Calcolare l’importo del bollo auto 2024 non è difficile. Il suo costo, infatti, dipende tra tre fattori principali: la classe ambientale del veicolo, la sua potenza, e la regione di residenza del proprietario. Sul portale dell’Aci è possibile calcolare istantaneamente il suo importo, semplicemente inserendo i dati del veicolo nel sito. Questa tassa può essere poi pagata sia tramite canali digitali (Poste online, home banking e altro ancora), che fisicamente agli sportelli delle poste, ai bancomat convenzionati e presso le agenzie di pratiche auto.

Come dicevamo, per alcune categorie di veicoli è possibile richiedere l’esenzione dal pagamento. Sono 13 le regioni italiane che prevedono alcuni sconti. In Piemonte, per esempio, le auto elettriche sono esentate dal pagare il bollo: è un modo per incentivare il loro acquisto. Quelle ibride, invece, prevedono un’esenzione per cinque anni. In Lombardia si può ottenere uno sconto del 15% semplicemente pagando con la domiciliazione bancaria. Anche in questo caso, quelle a idrogeno e quelle a metano e GPL sono esentate dal pagamento. Discorso simile per la Liguria, dove le auto ibride benzina/elettriche e diesel/elettriche sono esenti per i primi tre anni solo se immatricolate nel 2023.

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Esenzioni, cosa prevedono le altre regioni

In Emilia-Romagna, è previsto una tariffa agevolata per le auto ibride e per le auto a metano e a GPL. Si può anche richiedere un contributo regionale di 191 € all’anno. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, invece, il periodo di esenzione per le auto elettriche è alzato a 8 anni. Ci spostiamo in Trentino Alto Adige, dove la fascia di emissione della vettura differenzia il pagamento del bollo. Auto ibride, a idrogeno, GPL e a metano sono le categorie più agevolate. Tre annualità di esenzione per le auto ibride è invece la politica del Veneto, dove quelle a benzina/GPL e benzina/metano pagano la tariffa minima.

In Toscana, su questi tipi di auto si pagano 2,71 euro/kW, mentre nelle Marche le auto ibride con potenza non superiore ai 66kW sono esentate dal pagamento del bollo per i primi 6 anni. Discorso simile per la Campania, dove sull’elettrico si ottiene un’esenzione per i primi 7 anni, che scendono a 6 anni per la Puglia (che però la applica anche sull’idrogeno, e la riduce a un quarto rispetto a quelli standard). In Basilicata i bonus sono dati per le auto ibride e quelle a gas, mentre in Sicilia sono previste esenzioni triennali per quelle full hybrid, ibride plug-in, idrogeno, benzina/GPL e benzina/metano. Al momento, le sette regioni mancanti non prevedono esenzioni o agevolazioni.