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Sbarco auto cinesi in Europa: nuove macchine a meno di 10.000 euro, ma non le avremo mai | Ecco perché

Concessionaria BYD – giornalemotori.it (foto iStock)

Si parla tanto dell’invasione delle auto cinesi. È vero, stanno lentamente crescendo anche in Europa, ma qui da noi rischiamo di vedere solo i modelli più cari 

Il mercato delle auto in questi anni sta vivendo delle rivoluzioni incredibili. Le nuove auto sono dotate di sistemi tecnologici sempre più avanguardisti e il segmento delle elettriche low cost ha visto la nascita di un numero esorbitante di player che competono agguerriti per portarsi a casa una fetta di torta.

Le cose si stanno lentamente ribaltando. Chi produceva auto a motore termico sta affrontando un periodo di difficoltà e riposizionamento per affrontare le nuove sfide che i veicoli EV stanno imponendo, al contempo sono nati come funghi – e si stanno muovendo con molta disinvoltura – molti attori che fino a ieri costruivano apparecchi elettronici.

Di punto in bianco sono approdati nel settore automotive dopo aver visto le grandi opportunità che il mercato dei veicoli elettrici sta offrendo. Questo settore sta vivendo un vero e proprio boom, complice una legislazione europea che stringe la cinghia sui divieti tanto da prevedere già un addio definitivo al motore termico.

Nuovi veicoli EV a 5.000 euro: in Cina è normale amministrazione

In tutto il mondo le previsioni di crescita del settore elettrico sono molti incoraggianti e in Europa, date le particolari condizioni, lo sono ancora di più. Questa terreno fertile permette potenzialmente l’ingresso a gamba tesa di competitor mai visti, foraggiati dal gigante cinese che detiene il 60% di questo business mondiale. Abbiamo già visto come alcune di questi nuovi brand si stiano imponendo anche in Europa, con marchi come Geely, Byd o Nio. In Cina però i produttori pronti a mettere le mani sul mercato europeo sono molti di più.

Una buona parte di questi potrebbero offrire all’acquirente costi davvero irrisori, dal momento che hanno già dimostrato di saper lanciare sul mercato locale auto a prezzi super stracciati. Si parla di vetture dai prezzi davvero irrisori. In alcuni casi le city car si possono trovare anche a partire da 5.000 euro con tanto di dotazioni tecnologiche da grido incluse. Insomma non ci sarebbe molta concorrenza, dato che a quel prezzo non ci compri nemmeno un motorino qua da noi.

La Geely Panda Mini EV, non commercializzata in Europa – giornalemotori.it (foto Corriere della Sera)

Arrivano le auto cinesi: sì, ma non quelle convenienti

Tutti dunque siamo molto ingolositi da queste macchinine a prezzi abbordabili se paragonati a quelli europei, il problema però è che ci sono degli ostacoli da superare per l’approdo di questi nuovi modelli nel vecchio continente. Barriere culturali e scetticismo a parte, i dati diffusi da Inovev indicano che circa l’8% dei veicoli elettrici venduti in Europa nel 2023 veniva dalla Cina. Nel 2022 erano il 6% e il 4% nel 2021. Quindi una lenta penetrazione nel mercato europeo ovviamente si nota. Confermata anche dalnfatto che le previsioni parlano dello sbarco ufficiale di 11 modelli da qui al 2025. 

Ma in questo scenario di crescita non si possono fare i conti senza l’oste. Infatti, da una parte i cinesi dovranno vedersela con lo zoccolo duro dei super affezionati ai brand europei, automobilisti che mai e poi mai cambierebbero bandiera. A parte questo però potrebbe risultare un ostacolo insormontabile la gestione di tutti quei problemi di importazione, a partire dai costi logistici, dai dazi e tutta l’altra serie di tasse che alla fine potrebbero costituire un vero ostacolo e impedire che molti modelli possano approdare sul nostro mercato data la scarsa convenienza in termini di redditività.