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Parcheggiatore abusivo: lo hanno pure regolarizzato, ma solo a queste condizioni

Parcheggio – giornalemotori.it (foto iStock)

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è fortemente radicato nella cultura stradale del nostro Paese. Lo è tanto che ora è stato anche legalizzato in alcune zone

In Italia è un classico e delle grandi aree di sosta all’aperto. D’altronde è sempre molto difficile trovare un buco dove mettere la macchina, soprattutto se ci infiliamo in uno di quei super parcheggi dove quando si entra ci si perde.

Allora prontamente arriva in nostro soccorso il parcheggiatore, il quale con una certa disinvoltura cerca sempre di consigliarci il posto più adatto alla nostra macchina e soprattutto quello più vicino all’uscita.

Lui ha sempre tutto sotto controllo, quante macchine sono entrate, quante ne sono uscite, così è in grado di regolarsi di conseguenza in base ai posti disponibili. Sappiamo benissimo che in questo tipo di mestiere esistono due tipologie professionali. Quelli che sono lì incaricati da qualche società e quelli che lo fanno per estorcere denaro.

C’è sempre, ma non te ne accorgi mai

La figura del parcheggiatore è una delle più ricercate in Italia, soprattutto quando parliamo di quelli abusivi, gente solitamente non tanto raccomandabile che decide di iniziare a presidiare un parcheggio e a farne una sua proprietà, obbligando con le buone o con le cattive a cacciare il nostro obolo. A volte il parcheggiatore abusivo è così radicato nel territorio e quasi autorizzato storicamente a operare lì, che non si fa problemi a mostrarsi persino ben disposto ad aiutarci nel trovare parcheggio.

Altre volte invece, ci accorgiamo della sua presenza non appena usciamo dall’auto, sbuca dal nulla senza darci nemmeno il tempo di accorgerci. Ci sembrava in effetti troppo bello aver trovato parcheggio così rapidamente, e in effetti un motivo c’era. Ma tanti di noi, pur di non dover sottostare all’imposta del parcheggiatore abusivo, preferiscono cambiare aria e parcheggiare più lontano.

Parcheggiatore abusivo – giornalemotori.it (foto La Legge per tutti)

Dove l’abusivo è legalizzato

Sono molti a credere che se non si danno i soldi a un parcheggiatore abusivo rischiamo di trovarci una ruota bucata o un bello sfregio sulla macchina, ma in realtà nella maggior parte dei casi non succede proprio nulla. L’abusivo infatti ha tutto l’interesse a mantenere il suo presidio in quel territorio, e una mossa del genere gli costerebbe cara. Spesso, succede infatti che questi individui minacciano di danneggiare i veicoli se non ricevono pagamento, soprattutto in luoghi come discoteche, ospedali o altre zone dove la sosta è normale e non richiede il gendarme per vigilare il parcheggio.

La legge ha sempre cercato di affrontare questo problema, ma la condanna di questi individui dipende spesso dalle circostanze, le quali non sono facili da inquadrare. Chi esercita abusivamente questo mestiere può ricevere sanzioni anche molto salate e in alcuni casi scontare pene detentive. Le sanzioni vanno da 700 € a 3.100 €, e possono aumentare per recidiva o coinvolgimento di minorenni. Esistono però alcune condizioni in cui l’attività di parcheggiatore abusivo non è considerata reato. Strano ma vero. Ad esempio quando l’attività avviene al di fuori di aree urbane. Una distinzione che comunque non è moralmente giustificata, dal momento che le estorsioni e le minacce dovrebbero essere condannate ovunque.