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Autostrade, 8 milioni di veicoli a rischio sicurezza | Tra questi potrebbe esserci anche il tuo: il motivo è uno

In Italia circolano 8 milioni di veicoli non sicuri – giornalemotori.it (foto iStock)

Ci sono più auto pericolose in giro di quanto possiamo credere. Uno studio condotto da esperti di settore smaschera le ragioni dietro a questo problema

A breve inizieranno i primi rientri dalle vacanze. Dopo un momentaneo periodo di tregua nei giorni di ferragosto, le autostrade torneranno a brulicare di veicoli e, ancora una volta, si tornerà a parlare del tema sicurezza.

Quando infatti sono milioni i mezzi a circolare su tutta la rete autostradale, il pericolo incidenti aumenta considerevolmente, dato che non tutti tendono a osservare le basilari norme del Codice della Strada, e a girare su veicoli sicuri.

Questo avviene spesso perché si sottovalutano troppo alcuni fattori che invece andrebbero presi molto più in considerazione, dal momento che basta davvero poco per essere coinvolti in un incidente o per causarlo. A volte la responsabile può essere solo di una cattiva manutenzione del veicolo.

Un’auto su quattro è a rischio

Da uno studio condotto dalla Polizia Stradale, insieme con Assogomma e Federpneus sono emersi dati allarmanti riguardo a uno dei primi dispositivi di sicurezza delle nostre automobili: gli pneumatici. Sono sempre loro nel mirino, e la cosa più preoccupante è che dalle evidenze dell’indagine ‘Vacanze Sicure 2023‘, si sottolinea che sono qualcosa come 8 milioni i veicoli equipaggiati con pneumatici non a norma, un numero impressionante, pari al 25% del totale di auto circolanti.

Un pneumatico danneggiato o usurato è potenzialmente causa di incidenti, che in autostrada diventano particolarmente più gravi a causa delle alte velocità. Secondo l’indagine, il 18% delle vetture fermate e controllate dalla Polstrada presenta pneumatici non conformi alla circolazione. A questo aggiungiamo che la preoccupazione aumenta nel caso in cui l’auto non venga nemmeno sottoposta a revisione, presentando così ulteriori pericoli oltre a quelli degli pneumatici non a norma. Stando così le cose, la percentuale di veicoli potenzialmente insicuri aumenta alla impietosa cifra del 25%, che se i calcoli non mentono, significa un’auto su quattro.

Pneumatici a fine ciclo di vita – giornalemotori.it (foto iStock)

Nelle auto vecchie il problema diventa più grave

Secondo lo studio, i problemi rilevati avrebbero a che fare principalmente con pneumatici lisci, danneggiati e usurati in modo disomogeneo, problema non poco comune e dovuto spesso a gomme sotto o sovragonfiate, che possono causare una perdita di aderenza sull’asfalto e problemi secondari come l’alterazione di parti meccaniche vicine alla ruota. Meno colpite dal problema degli pneumatici non conformi le auto fino a 10 anni di età, le quali mostrano problemi nel 20% dei casi, mentre in quelle con oltre 10 anni, il problema si presenta in una vettura su tre (33%). Questa percentuale alla fine dei conti dovrebbe essere quella più preoccupante, dal momento che i 53,7 milioni di veicoli in Italia hanno un’età media di 12 anni. 

Le raccomandazioni sono sempre quelle di osservare bene lo stato degli pneumatici prima di mettersi in viaggio. Vedere se mancano pezzi di gomma o se l’usura del battistrada è tale da non raggiungere nemmeno 1,6 millimetri di spessore, che è pochissimo, ma è comunque il minimo consentito per legge. Soprattutto in estate, evitare di gonfiare gli pneumatici a caldo al fine di non alterare la misurazione. Per ottenere le condizioni ottimali di sicurezza si raccomanda di usare quattro pneumatici uguali o come minimo due uguali sullo stesso asse, questo dice il Codice della Strada.