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Mercato dell’auto, malissimo le elettriche e le ibride plug-in | Italia ultima tra i paesi europei, solo un settore in forte crescita

Auto nuove: in calo le immatricolazioni – giornalemotori.it

La fotografia della situazione è piuttosto deprimente. L’elettrico si conferma davvero un flop, a sorpresa però un’auto su tre appartiene al segmento di cui si parla sempre meno

Il parco auto circolante in Italia ha bisogno di sfoltire. Più di 39 milioni di veicoli su un totale di 44 milioni di vetture hanno un’età media di 12 anni, ma sembra che questo numero sia destinato a crescere.

Sarà perché gli incentivi per le auto elettriche sono insufficienti, come aveva a suo tempo già denunciato il Centro Studi Promotor in una ricerca. O magari sarà perché gli italiani non si fidano ancora dei veicoli a zero emissioni.

Quel che è certo, è che andando avanti di questo passo il mercato dell’auto rischia di lasciarci letteralmente le penne. A sostegno di questa cupa previsione è da poco stato pubblicato da Unrae lo studio “Sintesi Statistica 2022” in merito al parco auto italiano e mondiale.

In un anno ridotte le emissioni solo di un grammo

Ad alcuni potrà sembrare poco significativo, ma dalla ricerca emerge un quadro preoccupante sul ritardo del mercato italiano nella transizione energetica. Un problema invece che dovrebbe interessare tutti, dal momento che come abbiamo visto, già i primi avvertimenti sul cambio di registro si sono avuti con lo stop imposto da Bruxelles ai motori termici tra poco più di un decennio. Se per allora la situazione non si sarà sbloccata, rischiamo di rimanere tutti a piedi. Considerata anche la discesa molto lenta delle emissioni medie di CO2, che ha registrato appena un grammo meno in un anno, passando da da 119,7 a 118,7 g/Km.

Più che sbloccare la situazione si tratta in un certo senso di ribaltarla completamente. Le vendite di veicoli elettrici sono ai minimi storici e la previsione non sembra ancora destinata a migliorare fintantoché il prezzo medio delle vetture “full electric” rimarrà in media stabile a 30.000 euro. A questa spesa ci aggiungiamo le rogne causate da un sistema inefficiente di colonnine di ricarica e, come ha sottolineato Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, “tutte le storture introdotte nello schema 2022-24 per gli incentivi all’acquisto di vetture a basse emissioni”.

Ibride, unico segmento in controtendenza – giornalemotori.it

Male nonostante sia migliorata la tecnologia: qualcosa non sta andando

Il risultato è una tempesta perfetta. E a dirlo sono i risultati: l’anno scorso il mercato dell’auto ha registrato il secondo peggior risultato degli ultimi dieci anni, con 1,317 milioni di immatricolazioni, poco al di sopra del livello più basso toccato nel 2013 con 1,304 milioni. Nel corso dell’ultimo anno, le vendite di vetture elettriche si sono attestate al 4% e anche le ibride plug-in hanno subito una flessione notevole, registrando fra entrambi i segmenti una diminuzione di oltre 20.000 unità, da 136.800 a 116.500. Peggio di noi solo Bulgaria ed Estonia. La quota di mercato delle vetture elettriche e ibride plug-in scesa al 8,8%, collocando l’Italia all’ultimo posto tra i cinque principali mercati europei. 

La cosa che più preoccupa è che ciò sia accaduto nonostante i miglioramenti tecnologici che hanno concesso un aumento dell’autonomia del 12% per le full electric e del 26% per le ibride plug-in negli ultimi quattro anni. In diminuzione anche la quota di auto a benzina e diesel, mentre a sorpresa l’unico settore in crescita è quello delle ibride “vecchio stile” (quelle che per intenderci non si attaccano alla colonnina), che costituiscono il 34% del mercato, ossia una vettura su tre.