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Incidente mortale, il pilota si è spento per sempre | Tragedia nel mondo delle moto

Incidente mortale, lutto nel mondo del motociclismo – giornalemotori.it

La tragedia ha colpito uno dei piloti più illustri del panorama motociclistico iberico. Se ne va un pezzo di storia del motorsport

Un pilota vive una vita sempre spinta all’estremo. Ogni gara è per lui una sfida prima che con gli altri, con sé stesso, che per superare i propri limiti è costretto ad affrontare situazioni in bilico tra la vita e la morte.

Per sviluppare questa attitudine deve saper contrastare le sue paure, andando ogni giorno oltre a ciò che il buon senso detterebbe a tutti noi, completamente ignari di cosa significhi per questi eroi correre in pista dedicando la propria vita al motorsport.

Le tragedie nelle competizioni dell’universo motori sono purtroppo una realtà con cui i piloti finiscono per dover convivere, una presenza scomoda nella vita di ognuno di loro, e che ogni tanto bussa alla porta.

Una gara folle

Ne sanno qualcosa i piloti che almeno una volta nella loro carriera si sono trovati ad affrontare il Tourist Trophy dell’Isola di Man, una folle gara su circuito stradale adatta solo per fegati forti e per veri professionisti, sia delle due sia delle quattro ruote. Il percorso è da brivido, nulla a che vedere con l’elegante circuito cittadino di Montecarlo. Il Tourist Trophy si corre lungo le strade pubbliche di questa isola britannica su carreggiate particolarmente strette e piene di insidie.

Per affrontare questa gara temeraria è d’obbligo aver affinato negli anni doti e abilità di guida assolutamente fuori dal comune: l’Isola di Man è famosa per le sue strade tortuose, strette, piene di curve e dossi che impediscono la visuale. È solo per veri guerrieri, non esistono barriere di protezione per tenere al sicuro i piloti. In un contesto così estremo qualsiasi errore può avere conseguenze catastrofiche.

Raul Torras sull’Isola di Man – giornalemotori.it

Era il suo quinto Tourist Trophy

In questa gara anche la minima distrazione può significare la fine della corsa. Una fine che non è mai soft. Se mancano concentrazione e reattività, o semplicemente se le condizioni meteorologiche non sono le migliori, la tragedia è sempre dietro l’angolo. Non dimentichiamo la storia di questa gara. Il Tourist Trophy si è fatto negli anni un nome diventando uno degli eventi più seguiti nel panorama delle corse su strada. Tempo fa era addirittura una delle tappe del motomondiale, che in questo circuito ha visto sfidarsi migliaia di piloti nel GP di Gran Bretagna dal 1949 al 1976.

Anno a seguito del quale fu sospeso data l’enorme pericolosità di questo tracciato, che si snoda tra muretti bassi a bordo strada, pali della luce e case di campagna sparse un po’ ovunque lungo la strada. Una follia. È ritenuta non a caso la gara più pericolosa del mondo, con il triste primato di 264 piloti morti fino al 2022. A questo lungo elenco va ad aggiungersi anche lo spagnolo Raul Torras. Il pilota 46 enne era uno dei rappresentanti più illustri della penisola iberica nella categoria Superbike, appassionato di corse su strada, come la North West 200, l’Ulster GP, e il Macao GP, e aveva preso parte ad altre note competizioni come la 24 Ore di Catalogna e al campionato spagnolo di Superbike. Il pilota è morto a seguito di un incidente durante la partecipazione alla sua quinta edizione del Tourist Trophy.