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Emissioni truccate, la stangata è durissima | In arrivo gravi provvedimenti

dieselgate processo – giornalemotori.it

Dieselgate, emissioni truccate: l’ex capo di Audi è pronto a fare una confessione.

L’ex CEO di Audi, Rupert Stadler (ora controllata da Volkswagen), è pronto a patteggiare la pena nel processo che riguarda lo scandalo emissioni, il Dieselgate, cominciato nel 2015.

Dunque, arriveranno grandi novità per quanto riguarda il caso Dieselgate, il famoso scandalo riguardo la falsificazione dei valori delle emissioni per quanto riguarda le auto a diesel, vendute in Europa e negli Stati Uniti d’Ameria dal gruppo Volkswagen.

Rupert Stadler è pronto a fare una confessione sul suo ruolo in questo scandalo, in cambio di un pagamento di 1,1 milioni di euro, corrispondente a 1,21 milioni di dollari e di una pena sospesa. Questo, almeno, è quanto appreso dal suo legale che lo rappresenta nel caso, Thilo Pfordte.

Dieselgate: il processo per la falsificazione dei test delle emissioni

L’ex CEO di Audi, Rupert Stadler è, dal 2020, sotto processo per frode, a seguito dell’ammissione da parte di Audi e del gruppo Volkswagen di aver usufruito di un software illegale per riuscire a truccare i risultati dei testi svolti sulle emissioni. In precedenza, aveva respinto ogni tipo di accusa, ma oggi le cose sono cambiate.

Il prossimo 16 maggio, infatti, così come sostenuto dal team di legali che rappresentano Rupert Stadler, quest’ultimo fornirà una nuova dichiarazione, che ha il sapore di un patteggiamento. Spetterà al giudice, comunque, la decisione finale: la dichiarazione assumerà il valore di una confessione vera e propria? Il verdetto è atteso per il prossimo giugno, e i pubblici ministeri avrebbero già accettato l’accordo.

dieselgate processo – giornalemotori.it

Le accuse mosse a Stadler: cosa è successo e che cosa accadrà

Ma quali sono le accuse mosse all’ex CEO di Audi? Stadler rischierebbe il carcere da 18 a 24 mesi, ma il provvedimento potrebbe essere sospeso nel caso in cui rilasci una confessione. Le accuse, nello specifico, sono legate alla mancata interruzione della vendita dei veicoli manomessi, anche dopo aver reso noto lo scandalo del dieselgate. Oltre a Rupert Stadler sono sotto processo anche Wolfgang Hatz, un altro dirigente Audi e un ingegnere Audi. Entrambi, infatti, avrebbero ammesso la manipolazione dei risultati dei test.

Nel corso delle ultime settimane abbiamo assistito a negoziazioni importanti tra il gruppo dei difensori dell’ex CEO, il tribunale e i pubblici ministeri. Al centro, l’entità della sanzione da pagare, e in cambio, la sospensione della pena. Secondo le indiscrezioni la richiesta iniziale ammontava a 2 milioni di euro, che per i legali di Rupert Stadler è una cifra eccessiva.