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Codice della strada, non prestare più la tua auto | Se scopri cosa rischi ti senti male

Prestare auto ad altri – giornalemotori.it

Il prestito del nostro veicolo a un’altra persona è una prassi diffusa, attenzione però alle responsabilità che vi state prendendo

È capitato a tutti di guidare un’auto intestata a un’altra persona o di prestare il proprio mezzo a un amico o a un parente. Per quanto la pratica sia perfettamente legale, e diffusa in modo capillare, può presentare alcuni rischi che forse hai sempre sottovalutato.

Non tutti hanno la possibilità di acquistare un’auto e di affrontare di tasca propria le spese che ogni anno comporta. Tra bollo, assicurazione e tagliandi, diventare il titolare di un veicolo significa sostenere in modo puntuale e sistematico ingenti spese, motivo che spinge in molti a evitare l’auto di proprietà.

Oltre alle spese di mantenimento però, diventare titolari di una vettura comporta anche altri generi di responsabilità. Qualsiasi infrazione commessa con l’auto intestata alla persona dichiarata nel libretto come titolare, prevede l’identificazione del proprietario con il diretto responsabile.

Cosa succede in caso di incidente?

Il prestito occasionale del nostro veicolo a un amico o a un familiare può metterci nei guai in caso di sanzioni e incidenti provocati quando non siamo noi a guidare. Sappiamo tutti che, anche prestando la massima attenzione, queste cose possono capitare, anche ai migliori conducenti. Sì, è vero, proprio qui entra in gioco la Rc auto, la polizza che protegge noi e gli altri dai danni causati da un eventuale incidente.

Ma presta attenzione. Ovviamente nel caso il conducente del veicolo provochi un incidente, sul proprietario non ricadrà nessuna responsabilità per essere il titolare dell’auto, la responsabilità penale dell’incidente ricade interamente solo su chi è al volante. Diverso è invece il caso delle sanzioni.

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In caso di multa la responsabilità ricade sul titolare del veicolo – giornalemotori.it

E in caso di sanzione?

Quando si tratta di multe per violazioni del codice della strada invece, le cose possono essere un po’ più complicate e sarebbe il caso di mettere subito in chiaro con chi è al volante di assumersi le proprie responsabilità. Se sei il proprietario di un veicolo e il conducente viene multato per aver infranto le regole, dovrai aspettarti nella casella della posta una sanzione inviata a tuo nome. Cosa fare in questi casi?

Niente panico, perché hai la possibilità di indicare il nome del conducente effettivo entro 60 giorni dal ricevimento della multa. Stessa cosa per evitare che ti decurtino ingiustamente i punti dalla patente. E se non ricordi chi guidava al momento dell’infrazione? Secondo una recente ordinanza della Corte di Cassazione, potresti essere esentato dalla multa, a condizione che tu offra motivi validi. In ogni caso, sia il proprietario sia il conducente possono sempre fare ricorso, se ritengono che sia stata emessa in modo illegittimo. Ricorda che il Codice della Strada stabilisce che se un veicolo cambia proprietario o viene dato in uso a qualcuno diverso dal proprietario per più di 30 giorni, deve essere registrato al Dipartimento dei Trasporti entro 30 giorni. Se si omette di fare la registrazione, si rischia una multa da 727 a 3.629 euro.