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F1, Hamilton perde la pazienza e sbotta: il pluricampione del Mondo mette la parola fine

Lewis Hamilton giornalemotori.it

Lewis Hamilton, il campione F1, ha perso ufficialmente la pazienza.

Hamilton ha detto che non si tirerò indietro. Il campione ha, infatti, messo la parola fine alla questione dei divieti della Fia.

A ridosso della presentazione della nuova Mercedes per la prossima stagione di F1, Hamilton ha chiarito che nonostante i divieti imposti, esprimerà comunque “commenti politici, religiosi o personali”, continuando a dire la sua sui circuiti nei quali sarà impegnato a bordo della nuovissima W14.

“Niente mi impedirà di parlare delle cose che mi affascinano e dei problemi che ci sono. Lo sport ha una responsabilità: quella di parlare sempre di argomenti importanti per sensibilizzare, soprattutto quando si viaggia in tutti questi luoghi diversi”. Queste le parole del trentottenne, dopo aver rivelato la nuova Mercedes W14 per il prossimo mondiale.

Il divieto della Fia: Hamilton non ci sta

A dicembre, infatti, la Fia ha vietato, secondo il principio di neutralità religiosa e politica, qualsiasi dichiarazione o commento personale, in particolar modo dei piloti, se non “previa approvazione scritta della Fia o dell’Asn”.

Hamilton ha detto che “questa decisione non mi sorprende”, ma ha anche assicurato che continuerà a dire la sua, a prescindere dalle regole imposte dalla Fia. Hamilton conta ben 7 mondiali in F1, durante i quali ha spesso assunto posizioni per diverse cause, tramite messaggi sul casco oppure sulla maglietta. Per esempio, nel 2020, mentre era sul podio del GP del Mugello, il pilota aveva deciso di indossare una maglietta per chiedere di “arrestare i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”, una donna nera che è stata uccisa nel suo appartamento dalla polizia americana.

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“La F1 non imbavaglierà mai nessuno”

Il gesto di Hamilton del 2020 aveva portato la Fia a rivedere le sue regole riguardo al protocollo delle cerimonie che avvengono normalmente dopo la gara. E’ risaputo che Hamilton sia in prima linea nella lotta al razzismo, anche tramite il movimento “Black Lives Matter”, per il quale sia era inginocchiato, assieme ad altri colleghi, sulla griglia di partenza dei GP, ma anche esibendo delle magliette personalizzate.

Hamilton, quindi, ha deciso di mettere fine alla polemica, prendendo una posizione netta. Tuttavia, Stefano Domenicali, CEO della F1, ha dichiarato: “La F1 non imbavaglierà mai nessuno. Parliamo di 20 piloti, 10 team e tanti sponsor che hanno idee e punti di vista diversi. Non posso dire chi ha ragione e chi ha torto, ma è giusto, se necessario, dare loro una piattaforma per discutere apertamente le rispettive opinioni”.