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Plug-In Hybrid, risultati agghiaccianti dopo gli ultimi test: spunta una tremenda verità

Risultati agghiaccianti dopo gli ultimi test sulle auto plug-in Hybrid.

Sembrano la rivoluzione in materia di inquinamento: ma siamo sicuri che sia così? Le auto plug-in hybrid dovrebbero fare del bene dell’ambiente. Tuttavia, sotto sotto, non lo fanno per nulla.

Una recente ricerca ha stabilito quanta anidride carbonica emettano precisamente queste vetture. Sembrerebbe, infatti, che emettano più CO2 rispetto a quanto dichiarato e pubblicizzato.

Non sembra, quindi, che le auto plug-in hybrid stiano dalla parte dell’ambiente. I test che sono stati effettuati sulla strada dimostrano come tali veicoli, come Renault, BMW e Peugeot, emettono più anidride carbonica rispetto a quanto dichiarato nei test svolti in laboratorio. Tutto questo accresce le preoccupazioni sull’impatto di queste auto, che ci sono state propinate come migliori amiche dell’ambiente.

Le auto sotto accusa

In particolare, sotto accusa troviamo la BMW serie 3, che emette tre volte di più di quanto dichiarato. I veicoli PHEV mettono insieme una piccolissima batteria assieme a motori tradizionali, a diesel o a benzina. Le case automobilistiche dichiarano che sono in grado di offrire il meglio per entrambi, consentendo ai proprietari di percorrere delle distanze molte lunghe seppur mantenendo emissioni zero.

Ma le cose non stanno così. La BMW Serie 3 emetterebbe 112 g di CO2 al km, mentre ufficialmente dichiara di emetterne solo 36 g. La Peugeot 308, invece, inquina il 20% in più rispetto al quanto dichiarato, ovvero 27 g. La Renault Megane supera del 70% il valore ufficiale di 30g.

Perché le case automobilistiche ci mentono?

I test effettuati sulle emissioni di carburante delle auto pare che vengano eseguiti sulla base di regole note come WLTP, ovvero la procedura ufficiale di prova per i veicoli leggeri, che viene armonizzata a livello mondiale. Chi è contrario ritiene, invece, che le condizioni artificiali del laboratorio non dimostrino in vero impatto della guida nel mondo vero e proprio. I ricercatori, in questo caso, avrebbero invece utilizzato un sistema di test portatile, guidando le auto in giro per le città.

Le case automobilistiche, dal canto loro, sostengono di non avere alcuna scelta se non includere i dati WLTP all’interno delle pubblicità. Per esempio, un portavoce di BMW ha detto: “La guida su strada presenta un’infinita variabilità di molteplici criteri e quindi non sorprende che ci siano alcune differenze rispetto ai dati WLTP”. Le vetture plug-in hybrid svolgerebbero “un ruolo importante nella transizione verso la piena mobilità elettrica”.