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Autovelox, se manca questo la multa non vale | In molti sono rimasti fregati

L’autovelox potrebbe non essere più un problema: non tutti sanno che c’è un semplice modo (legale) per evitare di pagare la multa.

L’autovelox è spesso considerato come un nemico dell’automobilista italiano. C’è un modo, tuttavia, per riuscire ad aggirarlo. Un modo legale. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

Il sistema dell’autovelox è quello che in Italia penalizza le persone che non rispettano i limiti di velocità, mietendo ogni anno un sacco di vittime. Sembra, tuttavia, che dalle parti di Cassino, nel Lazio, qualcuno ha un’idea particolare su come far funzionare questo strumento.

Il Giudice di pace della zona, infatti, ha deciso di annullare una multa che è stata inviata in un secondo momento, dunque, che non è stata staccata sul momento. Il guidatore che ha preso la multa, infatti, ha deciso di fare ricorso, evitando in tal modo una bella rottura.  Ma com’è possibile? Si tratta di un errore dell’autovelox o del giudice? In realtà, non si tratta di nulla di tutto questo.

Autovelox: se manca la foto, la multa non vale

Se manca la foto, la multa viene annullata automaticamente. Questo è quanto successo nel Lazio, nel Comune di Cassino, ed è tutto normale e legale! Per la sentenza in questione, le multe che scattavano dal funzionamento dell’autovelox potrebbero essere annullate grazie ad un ricorso se non vengono prodotte foto dall’ente che deve accertare il fatto, nel caso in cui non possa essere dimostrata la contestazione, ma anche nel caso in cui non fosse possibile dimostrare il momento in cui è stata pubblicata la multa.

Il ricorso che ha avviato la sentenza è stato presentato nel mese di Settembre dello scorso anno, ed era diretta conseguenza di una multa arrivata a causa di un’eccesso di velocità, avvenuta nei pressi di Frosinone.

Una sanzione mai stata messa a verbale

Questa sanzione, però, aveva un valore vicino allo zero, poiché non è mai stata messa a verbale da nessun operatore della polizia stradale. Soltanto in un secondo momento è stata eseguita questa operazione da parte di un agente accertatore, che in realtà avrebbe dimenticato il dettaglio più importante: cioè quello di mostrare le immagini che non sono state affatto prodotte in giudizio.

Questo, d’altronde, è un diritto che spetta a tutti gli automobilisti: ovvero, avere l’accesso alle foto incriminate, che in realtà sono le sole prove rilevanti, ai fini del giudizio. La dimostrazione si è rivelata necessaria per poter rendere realtà una multa. Se questa non c’è, avverrà quanto successo a Cassino.