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Mercato dell’auto, ecco la situazione nel nostro Paese: nonostante la risalita il bilancio è negativo

mercato auto – giornalemotori.it

Dati non buonissimi per il mercato dell’auto in Italia perché il trend non decolla: nonostante la risalita c’è pessimismo circa l’acquisto di auto nel nostro Paese per diversi fattori.

2022 brutto e negativo per il mercato auto del nostro Paese: dati sconfortanti circa nuove immatricolazioni sui 12 mesi, nonostante dicembre abbia fatto registrare un picco del 21%, stando almeno a quanto emesso dalla ricerca di UNRAE.

Nel mese che ha portato al Natale, le nuove immatricolazioni sono state 104.915: un anno prima allo stesso mese erano state 86.717. Dato che rimane, però, un pochino fine a sé stesso: un’isola felice in mezzo a un mare negativo, un trend che nel 2022 ha toccato livelli piuttosto preoccupanti.

Infatti, nell’anno appena conclusosi, si sono vendute ben 141.000 vetture in meno del 2021, attestando le immatricolazioni sulla cifra di 1.316.702 automobili. La flessione, in termini percentuali, è stata del 9,7%: un dato non lontano dal 2013, anno in cui si toccò il fondo in tal senso, con solo 1.304.500 automobili immatricolate.

Preoccupato oltremodo è Michele Crisci, presidente di UNRAE, il quale ha ribadito la necessità impellente di interventi a favore del settore. Tra di esse, la prosecuzione fino al 2026 degli incentivi sull’acquisto e la spinta verso colonnine di ricarica e alimentazione a idrogeno. Alla luce dei dati, occorre pertanto riflettere sulla questione.

Mercato auto Italia: ecco i dati di dicembre 2022

Dicembre, appena conclusosi, ha fatto registrare alcuni dati da analizzare con attenzione: il 52,8% degli utilizzatori sono privati cittadini, mentre le auto immatricolazioni si fermano all’8,9%. Sui noleggi, bene il lungo termine con 28,7 %, meno bene il breve termine con 2,5% e l’aziendale con 7%.

concessionaria auto – giornalemotori.it

Bene le auto ibride nel mese di dicembre 2022, con 34,6% di share, contro il 25,5% del benzina e il 20,5% del diesel. GPL fermo a 9,5% e metano addirittura allo 0,5%: dati che devono necessariamente far riflettere chi di dovere, come dice anche Crisci. Le elettriche male, in flessione dal 7% del 2021 al 4,3% del 2022: le plug-in, anche loro negative, scendendo di un punto percentuale secco in 12 mesi (da 6,4% a 5,1%.)

Per quanto riguarda invece i grandi gruppi motoristici, il gigante Stellantis ha fatto registrare una crescita del 3,49% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Volkswagen in gran spolvero, con un + 30,74%, così come Renault che festeggia il Capodanno appena passato con una crescita dell’8,69%.   Gli altri virtuosi di dicembre sono stati Toyota (+32,52%), Ford (+29,72%), BMW (+ 16,73%) e Daimler (+47,51%). Infine, brindano a un positivo incremento anche KIA e Hyundai, rispettivamente con +79,25% e + 33,53%: resta da chiedersi il futuro del trend, perché questi dati purtroppo paiono un caso isolato, almeno per ora.