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Carburante, il nuovo anno parte in salita: il prezzo cresce senza sosta

pompe di benzina – giornalemotori.it

Brutte notizie per il carburante perché il nuovo anno parte decisamente con il piede sbagliato: ecco i rincari diffusi alle pompe e le previsioni sull’evoluzione in tal senso.

Il 2023 non parte affatto bene per gli italiani e in particolare per milioni di automobilisti che dovranno fare i conti con rincari diffusi. Questa la notizia che nessuno voleva sentire in apertura di anno e che invece è arrivata come un fulmine, ma non troppo a sorpresa visto come si era chiuso il 2022.

La recente Legge di Bilancio, approvata da poco, non ha purtroppo confermato infatti il taglio alle accise sui carburanti che aveva introdotto l’allora premier Mario Draghi. La guerra tra Russia e Ucraina scoppiata in febbraio aveva fatto impennare il prezzo del gas e di altre fonti di combustibile.

Speculazioni belle e buone, che vanno al di la degli effettivi rincari oggettivi: ma poca differenza fa, perché dalle tasche degli automobilisti italiani escono sempre più euro. Almeno prima con l’aiuto di Draghi e del suo esecutivo si era arrivati a ridurre il costo della benzina di 0,30 centesimi al litro.

Ben altra musica, però, quella che suonerà da adesso in avanti: previsti rincari e addio sconti alle pompe di carburanti. Ciò che era stato introdotto dal precedente Governo nel mese di Marzo 2022 è purtroppo destinato a rimanere un bellissimo ma lontano ricordo: ecco cosa ci aspetta.

Carburante: ecco i rincari del 2023

La notizia cattiva è stata confermata, dunque, dalla Legge di Bilancio firmata dalla premier Meloni: addio taglio sulle accise dei carburanti. Di conseguenza, addio sconti alle pompe di rifornimento e conseguenti rincari generalizzati a catena.

rincari benzina 2023 – giornalemotori.it

Probabile infatti, a breve, una fisiologica impennata dei prezzi della benzina di ben 20 centesimi di euro al litro: il dubbio è la risposta di grossisti e rivenditori circa la possibilità di mantenere bloccati i prezzi. Da un lato, il Governo Meloni ha stanziato 21 milioni di euro (sui 35 miliardi previsti nel totale di questo contesto) per evitare che si impenni troppo il costo del carburante, nonché dell’energia in generale.

Altra brutta notizia, però, è stata confermata di recente: il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture assieme al Ministero dell’Economia hanno infatti preso un’altra decisione negativa per chi guida. Aumenteranno alcuni pedaggi autostradali nel 2023, il che renderà davvero al limite della sopravvivenza non solo possedere una vettura ma anche spostarsi con essa. Il futuro non promette troppo bene e questi rincari ne sono la triste e preoccupante dimostrazione.