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Atti vandalici, ecco cosa fare se danneggiano la tua auto: non reagire mai in questo modo | A rischiare saresti tu

atto vandalico su portiera – giornalemotori.it

Spesso occorre controllarsi anche se la rabbia può giocare brutti scherzi dopo un danno subito: ecco come non reagire mai se non vuoi passare dalla parte del torto e rischiare grosso.

Le ragioni per cui le persone compiono atti vandalici o danni a oggetti sono parecchie e tutte deprecabili, specie quando di mezzo ci va la nostra auto: anni di sacrifici e rinunce rovinate dalla mano o dalle mani di delinquenti senza rispetto. Inevitabile provare dunque rabbia e frustrazione.

Attenzione però che tali sentimenti, assolutamente giustificabili dinanzi alla scoperta di un danno subito dalla nostra vettura, non ci mettano in condizioni di passare dalla parte del torto. Spesso controllare le pulsioni e i nervi richiede sforzo e fatica, soprattutto quando di mezzo vi sono i soldi.

Capita di vedere spesso in giro vandali, di ogni età sesso e razza, girovagare da soli o in gruppo e fare danni a veicoli parcheggiati: scritte sul cofano, specchietti rotti, righe di chiavi e coltellini sulle fiancate delle auto, fanali danneggiati e quant’altro. La tentazione di reagire è forte, e non si tratta solo di alzare le mani.

Con la tecnologia così avanzata, tutti abbiamo spesso tra le mani lo smartphone, con il quale fotografiamo di tutto e di più: la tentazione di immortalare queste bravate e condividerle, vuoi per rabbia o per ripicca, è davvero forte. Ma occorre fare attenzione estrema perché i rischi sono enormi.

Atti vandalici: non fare mai questa cosa o rischi grosso

Nonostante prudano le mani e il click del telefono inviti a filmare il vandalo o i vandali che hanno rovinato le auto o proprio la nostra vettura, sappiate che non è consentito divulgare immagini sulla rete che ritraggano privati intenti a commettere atti che devono restare privati anche essi.

vandali in azione contro specchietti auto – giornalemotori.it

La tutela della privacy andrebbe a difendere coloro i quali hanno fatto il gestaccio e condannerebbe voi che avete divulgato il video o la foto: ogni singolo caso poi andrà al vaglio delle autorità competenti, ma non ergetevi giudici improvvisati perché potrebbe ritorcervisi contro, unendo al danno anche una sonora beffa.

Ricordiamo intanto che ci sono 3 mesi di tempo per esporre querela alle autorità preposte, le quali vorranno sapere se essa è sporta contro ignoti o contro soggetti identificati o ancora da identificare. Li con le parole esporrete le vostre ragioni, ricordando bene che potete sì filmare atti vandalici tenuti da terze persone, ma non condividerne il contenuto in rete e sui social network.