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Punti della patente: per non farseli togliere basta pagare I Ecco il modo

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Quando non si rispetta il Codice della Strada, la multa scatta in automatico. Spesso assieme alla sanzione c’è anche la decurtazione dei punti della patente. Esistono, però, diversi metodi per non farseli togliere.

Molte persone nel corso della loro vita sono incappate in alcune sanzioni stradali. I motivi sono diversi e soprattutto il pagamento può essere anche piuttosto salato.

Per alcune infrazioni gravi esiste anche la possibilità della decurtazione dei punti dalla patente che avviene in automatico.

Esistono, però, diversi metodi per recuperare questi punti.

Recuperare i punti della patente lo posiamo fare o “comportandoci bene” (quindi la famosa buona condotta) per almeno due anni non ricevendo ulteriori multe dalla Polizia oppure frequentando un corso privato per riottenere i punti persi.

Come recuperare i punti della patente decurtati

Per chi riceve una sanzione con annessa decurtazione dei punti della patente, esistono diversi sistemi per recuperarli. Il tutto, ovviamente, senza trasgredire ulteriormente le regole.

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Ci sono, però, diversi tipi di multe: quella che viene contestata immediatamente, quando si viene fermati subito dagli agenti di Polizia che emettono un verbale, oppure quella che viene contestata da casa, quando la multa viene spedita a casa del proprietario del veicolo poiché la Polizia non è riuscita a fermarlo in tempo. In questo caso si può fare solo ricorso al giudice e aspettare da quest’ultimo la sentenza definitiva. Il ricorso deve avvenire entro 30 giorni al giudice di pace, o entro 60 al Prefetto senza alcun pagamento. Ovviamente presentarsi davanti al giudice porta con sé un’infinità di tempo, ma se si risulta vittoriosi, allora si potranno riavere i punti persi per infrazione. Si possono contestare anche le multe che arrivano direttamente a casa e, in questo caso, non c’è la decurtazione dei punti della patente al guidatore.  Si ha tempo fino a 60 giorni per comunicare i dati del guidatore.

In questo caso si può o non rispondere all’invito contenuto nella multa di comunicare i dati dell’effettivo conducente ( e in questo caso scatterebbe un ulteriore multa), oppure rispondere alla Polizia affermando di non ricordare chi fosse il conducente alla guida dell’auto al momento dell’infrazione, ovviamente accompagnata da un documento di giustificazione scritto. Bisogna dare dimostrazione di tutto con una prova scritta, poiché la prova verbale non è sufficiente. Solo chi veramente non è a conoscenza del guidatore al momento dell’infrazione, può evitare un’altra pesante multa.

Published by
Veronica De Feudis