Curiosità

Ztl, in queste aree rischi anche se ‘sei a norma’: per gli automobilisti un vero incubo

ZTL – giornalemotori.it

Attenzione massima alle ZTL perché si rischia grosso anche se si ha l’auto in regola: ecco le zone passibili di sanzione che potrebbero riservare davvero brutte sorprese a parecchi automobilisti.

Da tempo, anzi a dire il vero da ormai parecchi anni, si parla di auto elettriche e ibride in relazione ai loro notevoli vantaggi nella circolazione stradale soprattutto in fatto di accessi alle famose zone a traffico limitato.

Eppure vige ancora parecchia confusione in tal senso, anche e soprattutto alla luce di una penuria di norme universali per tuto il Paese: da regione a regione pare infatti che la questione cambi non di poco, mettendo spesso in difficoltà i guidatori italiani intenti ad approssimarsi alle ZTL.

Le auto elettriche in teoria potrebbero circolare ovunque, altrimenti non si spiegherebbe la loro grande diffusione e la spinta all’acquisto promossa dai Governi in tal senso. Eppure, gli utenti del sito Vai Elettrico hanno lamentato sulle pagine del blog la mancanza di chiarezza circa la sosta nelle ZTL per chi possiede auto a emissioni zero.

La polemica è scattata perché qualcuno ha dedotto che la poca chiarezza in merito sia l’ennesimo tentativo dei Comuni di fare cassa in un periodo in cui le finanze statali e non solo private sono a secco. Vediamo però di provare a fare un poco di chiarezza a riguardo.

ZTL: si paga comunque

Nonostante le tanto ventilate svolte green e politiche a favore di auto elettriche e a zero emissioni, sorge il sospetto molto forte tra gli utenti e i guidatori che le promesse aree gratuite di sosta per veicoli di ultima generazione fossero solo bellissime parole.

ancora confusione su soste a pagamento per auto elettriche – giornalemotori.it

All’estero vige l’usanza di segnalare con apposite targhe verdi le automobili eco sostenibili così da consentire loro l’ingresso anche nelle aree a traffico limitato senza il rischio di incappare in sanzioni. In Italia, però, tale nobile usanza pare non aver ancora preso troppo piede, gettando nella confusione e nel disagio parecchi fruitori delle strade nonché proprietari di mezzi di ultima generazione.

Dover pagare anche quando non si deve sta divenendo una triste abitudine da Nord a Sud, senza distinzione alcuna: troppi i casi di soste in teoria gratis che si sono poi rivelate delle aree ancora a pagamento anche per veicoli elettrici ed ecosostenibili. Da qui la trafila lunga e noiosa dei ricorsi, delle contestazioni e delle polemiche, quando basterebbe una semplice norma o uno stratagemma come la targa verde per distinguere chi paga e chi no.

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Stefano Luigi Cantoni