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Eccesso di velocità, ecco quando puoi salvarti: in questa situazione la multa si annulla

Eccesso di velocità Giornalemotori.it

Le multe per eccesso di velocità si possono annullare se viene riscontrato il cosiddetto  “stato di necessità”, dovuto a comprovate situazioni di urgenza o grave pericolo. Ecco i casi in cui si applica e che dobbiamo pertanto conoscere.

Sono previste severe sanzioni per l’eccesso di velocità, ma le multe si possono annullare se viene provato che il superamento dei limiti è stato dettato dallo “stato di necessità”, lo sapevate?

Una necessitò, dunque  un’urgenza, sia effettiva che temuta, che ha spinto il conducente dell’auto a infrangere le norme di comportamento sui limiti di velocità contenute nell’art. 142 del Codice della Strada. Ovviamente, come giustamente  anticipavamo, per vedersi cancellare la multa il conducente deve fornire necessariamente  le prove del grave pericolo corso da lui o da un’altra persona. Allo stesso tempo il giudice può confermare la sanzione se non ravvisa gli estremi dell’urgenza.

Lo ‘stato di necessità’ è previsto dall’art. 54 del Codice Penale, secondo cui “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

Un concetto pienamente applicabile alle norme del Codice della Strada, come conferma l’art. 4 comma 1 della legge 689/1981, per cui “non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa”.

Quando la sanzione può essere annullata

Si parla – pertanto-  di “necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona” ammesso però che “il fatto sia proporzionato al pericolo”.  In pratica vuol dire che si può ottenere l’annullamento di una multa per eccesso di velocità e per altre infrazioni se ricorrono i seguenti elementi: necessità di salvare qualcuno da un danno,  il danno deve essere grave e non lieve, o ancora  il danno deve riferirsi a una persona , oppure a un animale, secondo alcune recenti sentenze, ma non al patrimonio.

Inoltre  il pericolo del danno deve essere “attuale”, ovvero  “in corso’” o comunque imminente. E- infine- e lo diciamo per i furbacchioni, il danno non deve mai e poi mai  essere volontariamente causato.

Dati questi paletti piuttosto precisi e chiari , ogni giudice può- comunque sia-  valutare con efficacia se applicare oppure no lo “stato di necessità”.

Il caso più comune per cui un conducente può superare i limiti di velocità e ottenere l’annullamento della multa per ‘stato di necessità’, riguarda il pericolo imminente di un danno grave alla persona del conducente stesso, di uno dei passeggeri o di un terzo soggetto non necessariamente presente nell’auto.

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Qualche esempio pratico? Portare al pronto soccorso una persona colpita da infarto o altro malore, una donna in preda alle doglie o  il ferito grave di un incidente stradale. Ma- a onor del vero-  anche correre dalla madre anziana, sola in casa, che ha telefonato avvisando di sentirsi male, oppure recarsi alla più vicina farmacia per acquistare farmaci urgenti per il nonno in piena  crisi respiratoria.  Oppure il doversi fiondarsi in ospedale perché un parente prossimo è in fin di vita e, nel caso di un medico, andare con urgenza a visitare un paziente con gravi patologie.

Queste- e lo ridiciamo chiaramente- sono tutte quante  eventualità che possono portare alla cancellazione della multa, dietro presentazione di prove inconfutabili e precise , come certificato medico, uno o più testimoni, ecc.