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3400 euro di multa, da oggi non puoi più farlo: stanno beccando tutti

Autovelox Giornalemotori.it

Quanto si può “correre”, alla guida di un veicolo, con la sicurezza di non essere in contravvenzione e nel pieno rispetto della sicurezza per se e soprattutto per gli altri? Ecco tutti i casi da conoscere perbene. Vi diciamo subito che  per “tolleranza” si intende, in termini prettamente automobilistici, una particolare deroga che è  concessa dal legislatore ad una precisa disposizione del Codice della Strada. Nel caso di specie, i limiti di velocità. In altre parole: la legge concede minimi sforamenti alle soglie massime entro le quali è permesso muoversi senza essere in contravvenzione. Tutto chiaro?

Più in dettaglio, la “tolleranza autovelox” è del 5%, e 5 km/h al massimo, mentre,  oltre questi valori, scattano le multe per eccesso di velocità. Di seguito un rapido riesame alle velocità massime in vigore nel nostro Paese (disciplinate dall’art. 142 comma 1 del Codice della Strada).  Le Autostrade: 130 km/h mentre per quanto concerne le  Strade extraurbane principali: 110 km/h e  Strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali: 90 km/h, Infine per le  Strade urbane e centri abitati: 50 km/h, con la possibilità di innalzare il limite fino a 70 km/h.  Ma attenzione dal momento che:  “Per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali”.

In determinate situazioni– tuttavia- la legge concede agli enti proprietari o concessionari di elevare il limite di velocità fino a 150 km/h. Questo può avvenire sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, che sono  “dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati (tutor, n.d.r.)”, sulla base delle “caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali, sempre che lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti ed i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio”.

In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima deve essere ridotta di 20 km/h, quindi nello specifico,  110 km/h sulle autostrade, 90 km/h sulle strade extraurbane principali e a  70 km/h sulle strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali.

La normativa di riferimento per gli autovelox è il DM del 29 ottobre 1997. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale”.

La notifica dell’avvenuto superamento di un limite di velocità – rilevato, nella grande maggioranza dei casi, mediante autovelox, tutor o telelaser: non è – pertanto- sempre notificabile immediatamente – ma  deve avvenire necessariamente  entro e non oltre i  90 giorniIl verbale deve riportare  poi in dettaglio gli estremi della violazione e l’indicazione delle motivazioni che non abbiano reso possibile l’immediata contestazione, nonché le indicazioni tecniche dell’apparecchiatura di rilevamento della velocità utilizzata (omologazione e revisione annua).

Quando non scatta la multa

Come si accennava in apertura, la “zona di sicurezza”, come amiamo definirla noi,  entro la quale non scatta la contravvenzione, che al tiene conto del 5% oltre il limite indicato dai cartelli. In più, si considerano i decimali, con approssimazione per eccesso. Su un tratto autostradale con limite di 130 km/hla tolleranza consentita dalla legge è di 6,5 km/h (il 5% di 130 km/h). L’approssimazione per eccesso dei decimali, eleva questo limite a 7 km/h.

Per “stare tranquilli” è bene  cercare di non  oltrepassare mai e poi mai  in autostrada i 137 km/h. Dopodiché ,  ve lo diciamo chiaramente, si è sanzionabili.

Ma andiamo ora maggiormente nello specifico…

Sulle strade extraurbane principali, con limite di 110 km/h, la tolleranza del 5% corrisponde a 5,5 km/h in più; cifra che, approssimata per eccesso, porta a 6 km/h il limite massimo per non rischiare di essere multati mentre  con limite di 100 km/h, la tolleranza è di 5 km/h (niente multe fino a 105 km/h). Ma  se il limite è di 90 km/h, si hanno 4,5 km/h di tolleranza (ovvero il limite può essere superato fino a 5 km/h). mentre  sulle strade con limite di 70 km/h, e considerato che la sanzione viene applicata con 5 km/h di tolleranza minima, la multa scatta se si sta procedendo a 76 km/h in quanto- conti alla mano-  il 5% di 70 km/h è 3,5 km/h, che approssimato per eccesso dà 4 km/h.

Sulle strade urbane o comunque con limite di 50 km/h, la tolleranza (2,5 km/h che salgono a 3 km/h per l’approssimazione per eccesso), si applica – pertanto-  il limite di tolleranza minima, ovvero 5 km/h.

Ma quanti ci costerebbero eventuali multe?

Fino a 10 km/h in più rispetto al limite consentito, la sanzione va da un minimo di 42 euro ad un massimo di 173 euro,  fra 10 km/h e 40 km/h in più, il legislatore prevede una sanzione da 173 euro a 694 euro mentre fra 40 km/h e 60 km/h in più rispetto al limite, la sanzione prevista va da 543 euro a 2.170 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi.

Oltre 60 km/h in più rispetto al limite, la sanzione va da 845 euro a 3.382 euro, con sospensione della patente da sei a dodici mesi. Le sanzioni amministrative aumentano di un terzo nelle ore notturne , che vanno dalle 22 alle 7.

Inoltre, per i casi più gravi sussiste anche la sanzione accessoria della sottrazione di punti patente, quindi occhio!

Fino a 5 punti se il superamento del limite di velocità sia stato fra 10 km/h e 40 km/h. mentre andiamo  fino a 10 punti se la violazione al limite di velocità è compresa fra 40 km/h e 60 km/h. Poi andiamo  oltre 10 punti se si sia oltrepassato di più di 60 km/h il limite di velocità.

Le patenti di categoria A, A2, B e B1 prevedono particolari limitazioni alla velocità massima consentita da parte di quanti le abbiano conseguite da meno di tre anni: nello specifico, i neopatentati non possono superare i 100 km/h sulle autostrade ed i 90 km/h sulle strade extraurbane principali (art. 177 CdS). Se un conducente in possesso di patente di guida da meno di tre anni commette una infrazione che comporta la sottrazione di punti, il numero di punti decurtati raddoppia (secondo quanto disposto dall’art. 126 CdS).

La stessa identica cosa vale per i conducenti di: autoveicoli o motoveicoli utilizzati per il trasporto delle merci pericolose rientranti nella classe 1, quando viaggiano carichi,  autotreni, autoarticolati ed autosnodati,  autobus e filobus di massa complessiva a pieno carico superiore a 8 t e  Autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e fino a 12 t.

O ancora vale per:  autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t;, autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 t se adoperati per il trasporto di persone  e mezzi d’opera quando viaggiano a pieno carico.

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Sulla base di quanto esposto fino a poco fa , è   più che ovvio  che bisogna necessariamente  sempre fare  molta attenzione   all’andatura del proprio veicolo: in questo senso, i dispositivi di regolazione attiva della velocità, come Cruise Controllimitatori e sistemi di rilevamento dei limiti di velocità e dei segnali stradali che equipaggiano molti autoveicoli di più recente produzione, sono particolarmente utili per non rischiare una multa per eccesso di velocità che può essere davvero molto pesante e- che – pertanto andrebbe decisamente evitata. Pertanto prudenza!