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Strisce pedonali, nuove sanzioni per chi attraversa in maniera sbagliata: ecco cosa rischiano i pedoni

Strisce pedonali Giornalemotori.it

 Il Codice della Strada ci insegna che un automobilista sarebbe assolutamente tenuto a fermarsi in presenza delle strisce pedonali, onde consentire ai pedoni che sovente vi si affacciano di attraversare la strada, anche se non sono regolate da un semaforo. Ma vediamo meglio come stanno- per così dire- ” le cose”…

Seguire le regole imposte dal Codice della Strada, soprattutto nei confronti dei pedoni, è una questione di assoluto  rispetto ma  anche di fondamentale  sicurezza. Ma quali sono  le norme di comportamento dei pedoni nei pressi delle strisce pedonali? E gli automobilisti come dovrebbero comportarsi nei loro confronti?

A sottolineare l’importanza di rispettare le regole di comportamento degli automobilisti nei confronti dei pedoni, in corrispondenza delle strisce pedonali e non solo, sono i dati relativi alle vittime della strada. Stando all’Osservatorio Pedoni dell’Asaps  che altro non è che l’ Associazione sostenitori e amici polizia strada  nel 2021 in Italia sono morti   ben 271 pedoni.

Si parla – in poche parole- di una media di 22 vittime al mese,  dunque una ogni 32 ore. Un dato- decisamente- agghiacciante e allarmante.

Inoltre in questi dati non sono state incluse le vittime il cui decesso è avvenuto in ospedale nei giorni o nelle settimane successive. Come spiega l’Asaps, “Sulla scorta di quanto rilevato negli anni passati a questa stima preliminare occorrerà aggiungere un percentuale tra il 30% e il 35% di feriti gravi, deceduti nelle terapie intensive degli ospedali”.

Nel 2020, caratterizzato come è noto da un lungo lockdown, che ci ha preso tutti quanti in lampante contropiede,  le vittime tra i pedoni erano state in tutto 240. Un  numero poi rialzato fino a 409 prendendo in considerazione le morti successive.

Numeri  e dati alla mano, stiamo – pertanto- parlando di  circa un incidente mortale su 5 con pedoni è causato da un pirata della strada, e quindi da un’automobilista che non soccorre la vittima e che cerca di far perdere le proprie tracce. Inoltre va -peraltro- sottolineato che, nel 75% dei casi, i colpevoli vengono successivamente individuati e processati. Tra le principali cause che portano alla morte dei pedoni vi è la distrazione, determinata spesso dall‘uso dello smartphone alla guida o da chiacchiere continue con gli altri passeggeri.

Pedone vs automobilista, quando e di chi è la colpa…

In caso di investimento di pedone, tuttavia, ed è doveroso dirlo chiaramente,  la colpa non è sempre completamente dell’automobilista. Anche il pedone deve- infatti-  rispettare necessariamente  delle regole.

Non per nulla  nell’eventualità di un incidente si potrebbe- infatti – avere in certi casi il concorso di colpa, o persino la totalità di colpa del pedone.

A regolare il comportamento dei pedoni è l’articolo 190 del Codice della Strada. Qui si dice -per esempio- che i pedoni sono chiamati a circolare su marciapiedi o spazi predisposti. Quando questi mancano, l’obbligo è quello di camminare al margine della carreggiata, in senso opposto alla marcia veicolare.

Nel caso di circolazione su strade esterne dai centri abitati dopo il tramonto e ancor più nello specifico mezzora dopo il tramonto i pedoni sono obbligati a marciare su unica fila

. A parlare delle strisce pedonali è prima di tutto il comma 2 dell’articolo 190. Qui si legge che “i pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi”.

E nel caso in cui non esistano delle strisce pedonali o degli attraversamenti? Se non esistono, o se distano più di cento metri dal punto di attraversamento, ecco che cosa dobbiamo fare, secondo la Legge: ” i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri”.

Ma ora una domanda nasce più che spontanea:  chi ha la precedenza in questi casi? A spiegarlo è il comma 5, che specifica: che  i pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti.

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È -inoltre- fatto notare che è assolutamente  vietato ai pedoni attraversare la strada diagonalmente,  che è una situazione che potrebbe “allungare” pericolosamente il tempo trascorso nel mezzo della carreggiata.

Al comma 4 -difatti- si sottolinea che è vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità. I pedoni che trasgrediscono queste regole, oltre a costituire un pericolo per sé stessi e per gli altri, vanno incontro a delle sanzioni, pure assai belle pesanti, che sono ben  specificate al comma 10.

In particolare si parla  di una multa compresa tra i 25 e i 99 euro. 

L’articolo del Codice della Strada che regola il comportamento che gli automobilisti devono tenere nei confronti dei pedoni è il 191. In apertura dell’articolo si legge chiaramente che “quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità”.

Da una parte, come abbiamo già detto poco fa,  i pedoni sono chiamati ad attraversare la strada senza indugiare sulla carreggiata e, quando possibile, sulle strisce pedonali, mentre dall’altra, gli automobilisti hanno l’obbligo assoluto  di fermarsi ogniqualvolta un pedone si trovi nei pressi di un attraversamento.

Il comma 2 specifica poi che “sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza“.

Stabilite in questa maniera  tutte le precedenze e i relativi obblighi, sia per il pedone che per l’automobilista, il Codice della Strada indica anche le sanzioni previste per chi, dietro al volante, trasgredisce. Le cifre?  La somma prevista per la multa, in questo caso, è compresa tra i 162 euro e i 646 euro.