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Targhe auto, così riesci a risalire al proprietario: è l’unico modo | Scopri anche dove abita

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Targa Giornalemotori.it

Sapete  come si verifica la targa dell’auto, come rintracciarne il proprietario e come si calcola il bollo in relazione ad essa? No? Niente paura, ve lo sveliamo noi, passo dopo passo! Siete pronti a scoprirlo?

Recentemente, recuperare le informazioni riguardanti qualsiasi veicolo è diventato semplicissimo, veloce e -soprattutto- alla portata di tutti. Ad agevolare il tutto, naturalmente ed inequivocabilmente è stato Internet. Sono- del resto-  svariati i siti web che consentono di scoprire tutto dalla targa auto, consentono così  di identificare in men che non si dica  il modello di vettura, i dati tecnici, la scadenza dell’assicurazione RC, il calcolo e la scadenza del bollo auto ed altre informazioni -a dir poco- utili.

Ci sono due metodologie da adoperare nel caso in cui ci sono a disposizione i dati di una targa auto italiana per risalire di conseguenza alle informazioni sul veicolo. Partiamo dal metodo  più “classico”  che consiste nel  recarsi presso uno sportello ACI per chiedere una visura, “il tutto”- però -pagando una somma di 6 euro. E poi ne esiste un altro, decisamente più fresco, innovativo e tecnologico, ovvero quello di ottenere le informazioni  tramite il sito internet dell’ACI, qui vanno versati 2,31 euro (per il servizio telematico) a supplemento dei 6 euro già previsti.

Tuttavia  questi due modus operandi sono da prendere in considerazione solo nel caso in cui ci sia la necessità di ottenere la visura, altrimenti sono da evitare!

Me se si i vogliano solamente raccogliere le informazioni c’è anche Sevim, vale a dire un altro sito web nel quale è possibile risalire ai dati tecnici di un determinato automezzo. Questo sito internet consente di conoscere la cilindrata, la classe Euro di appartenenza, il peso, il numero di posti e tutte le altre caratteristiche tecniche del veicolo semplicemente digitando ed inserendo il numero di targa auto!

Ma attenzione dal momento che c’è una bella limitazione in  quanto il servizio “trova targa” non è effettuabile su  tutti i veicoli della Comunità Europea. Inoltre esistono anche alcune applicazioni per smartphone che oggi sono in grado di fornire  davvero moltissime informazioni sull’auto, dall’assicurazione al bollo, ai dati tecnici della vettura.

Come richiedere le info di un auto e del proprietario

Nel caso si necessiti di sapere gli estremi , dunque il nome,  il cognome ed altri dati sensibili del proprietario dalla targa auto bisognerà pagare. È un’operazione a pagamento che risulta assolutamente  indispensabile nel caso di un acquisto di auto usata, nel coinvolgimento in un sinistro stradale, o se si ha bisogno di conoscere l’esistenza di eventuali pignoramenti e/o fermi amministrativi.

Esistono anche in questo caso due modalità da poter- per così dire- sfruttare per risalire al proprietario dalla targa auto. La più classica  e più conosciuta è quella di richiedere una visura al Pubblico Registro Automobilistico recandosi personalmente presso un ufficio provinciale dell’ACI mentre  la maniera più evoluta è quella di richiedere telematicamente i dati dell’auto inserendo la targa sul sito internet dell’ACI.

La prima opzione, seppur  ben più impegnativa vista la necessità di farla di persona, risulta al tempo stesso molto più utile, esaustiva e completa, in quanto nel Pubblico Registro Automobilistico sono effettuate tutte le iscrizioni, le trascrizioni e le annotazioni relative agli autoveicoli, ai motoveicoli ed ai rimorchi. La seconda modalità rilascia invece una visura in formato PDF, ma solo dopo aver sborsato la somma di 8,83 euro pagata online tramite il sistema PagoPA,  che altro non è- per chi ancora non lo sapesse- un software che consente a cittadini ed imprese di pagare le pubbliche amministrazioni in modalità elettronica.

In entrambi i casi – però-  i costi sono oggettivamente sostenibili e per nulla esosi e quindi fattibili. Ma attenzione dal momento che i  prezzi salgono -invece- quando si decide di delegare terzi nell’operazione, ad esempio rivolgendosi ad un’agenzia di pratiche auto.

Inoltre si può  calcolare il bollo dell’auto dalla targa grazie alla funzione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Suddetta funzione consente di calcolare la tassa automobilistica inserendo la categoria del veicolo e la targa,  e da qui parte un calcolo, ben mirato e preciso,  effettuato,  considerando tutte quante  le assai  numerose informazioni del veicolo presenti a sistema.

Il primo elemento del quale si terrà conto è il tariffario della Regione di competenza del soggetto tenuto al pagamento (proprietario, utilizzatore in caso di leasing, usufruttuario in caso di usufrutto, acquirente con patto di riservato dominio in caso di acquisto con patto di riservato dominio).

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Targa Giornalemotori.it

Il calcolo viene poi  effettuato in base al momento in cui viene richiesto, oltre ad eventuali sanzioni ed interessi, senza tenere conto – però- dei pagamenti già effettuati. Si segnala- inoltre-  che per le categorie di veicoli ad uso speciale per le quali il calcolo della tassa deve essere effettuato utilizzando la portata fittizia ai fini fiscali (articolo 203, comma 3, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495), in quanto categorie non elencate nella Tariffa I del Testo Unico delle tasse automobilistiche 5 febbraio 1953, n. 39, la formula per targa effettua il calcolo della tassa automobilistica stessa solo se è presente in banca dati l’informazione della portata fittizia ai fini fiscali.

In caso contrario, occorre utilizzare necessariamente  l’apposita formula “Calcolo del bollo con portata fittizia ai fini fiscali”. Nel corso del tempo, le targhe delle auto, in Italia, hanno subito innumerevoli e svariate  variazioni.

Dalla forma alla dimensione, dai colori ai contrasti cromatici, dalle sigle provinciali alle combinazioni alfanumeriche, fino ad arrivare alle variazioni di carattere.  E anche questo è un mondo che meriterebbe uno studio alquanto approfondito, dal momento che potrebbe rivelarsi molto accattivante e affascinante.